E’ stato ribattezzato il “sistema Calearo”, dopo la vicenda dell’auto dell’ex onorevole vicentino, Massimo Calearo, fermata con targa straniera. Si trattava, in quel caso, di una Porsche immatricolata in Slovacchia ma pare che la tendenza si stia estenendo anche a macchine non di lusso. Statisticamente, come intuibile, il fenomeno riguarda comunque soprattutto auto di grossa cilindrata (Suv e Mercedes) ma ormai, ad esempio per le strade di Roma, non è raro vedere Smart con targa straniera o altre monovolume immatricolate all’estero.
Immatricolazione auto all’estero: le regole
Come vengono scovati i furbetti dell’immatricolazione?
Va premesso che non esiste una banca dati internazionale: a fornire le informazioni a vigili, polizia e carabinieri sono le motorizzazioni ma la procedure non è snella.
Il fatto è che, forti della targa straniera, gli automobilisti non solo risparmiano su assicurazione e bollo ma ignorano divieti del codice della strada con non curanza.
Bollo auto targa straniera: si paga?
Il rischio al momento realisticamente è quello di una multa di 28 euro in caso di mancata esibizione dei documenti. E purtroppo non di rado le società di leasing alle quali gli agenti della strada inviano richieste non sono collaborative.