Dal 10 settembre prossimo la multa a casa non deve più essere consegnata necessariamente ed esclusivamente dal servizio di Poste Italiane. La novità, contenuta nel Ddl concorrenza, amplia infatti l’elenco delle persone e degli enti autorizzati alla notifica degli atti giudiziari e delle violazioni del CdS. In altre parole a consegnare la multa a casa non dovrà essere necessariamente il postino. Ovviamente questo non significa neppure che chiunque potrà consegnare atti giudiziari importanti e delicati come le multe e non solo.
Tale compito resta, infatti, subordinato a “specifici obblighi del servizio universale con riguardo alla sicurezza, alla qualità, alla continuità, alla disponibilità e all’esecuzione dei servizi medesimi”. Deve essere l’Agcom, nei tempi stabiliti e sentito il ministero della Giustizia, a determinare “gli specifici requisiti e obblighi per il rilascio delle licenze individuali” e con la stessa modalità “i requisiti relativi all’affidabilità, alla professionalità e all’onorabilità di coloro che richiedono la licenza individuale” per la fornitura del servizio di notifica multe a domicilio.
Quel che è importante sapere per gli automobilisti multati è che non basta appellarsi al fatto che non siano state Poste Italiane a consegnare il verbale per fare ricorso e non pagare.
Potrebbe interessarti anche leggere:
Passaporto a casa: servizio a domicilio grazie a Poste Italiane
Multe autovelox a casa: dopo quanto tempo massimo può arrivare il verbale?
Si può pagare la multa a domicilio? Attenzione alla truffa porta a porta