Le multe per le violazioni del Codice della Strada sono un argomento che interessa sempre di più i cittadini soprattutto la luce di alcune modifica recentemente introdotte dall’esecutivo. Prendere una multa per aver violato il Codice non è certo una rarità. Ma capita spesso che queste contravvenzioni possono essere contestate. Il vigile urbano che sbaglia numero di targa o che compila male il verbale da inserire sul parabrezza della trasgressore. Oppure una multa inviata in maniera non consona alla normativa vigente a casa del contribuente.
“Buonasera, mi chiamo Davide e ho appena ricevuto a casa una multa da parte dei vigili urbani del mio Comune di residenza per non aver rispettato il rosso al semaforo per qualche secondo. Nella comunicazione che mi è arrivata via email, ci sono anche le foto della mia auto che effettivamente si nota, passa inizialmente con il giallo e poi invade l’incrocio con il rosso. Ho trasgredito il Codice della Strada e quindi la multa non sarebbe contestabile. Il fatto che ho notato però è che si tratta di una violazione che avrei commesso il 10 marzo 2023. La multa mi è arrivata il 10 luglio e quindi secondo me i vigili urbani hanno sforato i termini legali per multarmi. Posso contestare la multa? E come faccio per cancellarla?”
Multe Codice della Strada, i casi di vizi e difetti che le rendono attaccabili e da non pagare
I motivi che possono dare diritto ad un contribuente a contestare una multa sono davvero molteplici. Si va dagli errori di chi commina la contravvenzione agli errori nell’invio delle multe per quelle differite. Ma poi ci sono autovelox non tarati o non segnalati, semafori mal funzionanti e così via dicendo.
Come fare ricorso per contravvenzione viziata
Il ricorso a una multa può essere presentato dal trasgressore direttamente, ma anche dal proprietario del veicolo se la multa differita arriva a casa di quest’ultimo anche se non era lui alla guida il giorno dell’infrazione. Il ricorso si può presentare entro 30 giorni dalla notifica, cioè da quando il verbale effettivamente arriva a casa o dal giorno in cui è stata commessa la violazione nel caso di contestazione immediata. Entro 30 giorni il ricorso, ma solo se si utilizza il Giudice di Pace. Perché al Prefetto, che è l’altra via per presentare ricorso, i termini di scadenza sono 60 giorni sempre dalla data di notifica del verbale. Queste tempistiche non cambiano in base alla motivazione che ha portato alla violazione. E in ogni caso la contestazione della contravvenzione, può essere fatta anche da solo dal diretto interessato, senza necessariamente passare da avvocati e legali. I termini del ricorso, sia i 30 del Giudice di pace che i 60 del Prefetto vanno rispettati. Perché se il ricorso parte dopo i termini prestabiliti, anche se palesemente errata la multa non può essere contestata e va pagata.