Vengono implementati i poteri degli ausiliari del traffico per le multe in divieto di sosta dei veicoli. Che cosa cambia per gli automobilisti? Che cosa è bene sapere per evitare contravvenzioni inaspettate?
A breve gli ausiliari del traffico potrebbero avere maggiore discrezionalità nel fare le multe. E’ quanto prevede un emendamento del Pd al Codice della strada che ribalta la posizione assunta dal governo di recente.
Ausiliari del traffico: i poteri dovevano essere ridotti e invece sono stati implementati
Pochi giorni fa Lega e 5 Stelle avevano approvato la proposta di legge Baldelli che riduceva il ruolo degli ausiliari delle soste per quanto riguarda le multe.
Se finora gli ausiliari del traffico avevano potere di fare multe per divieto di sosta solo per le infrazioni riguardanti le strisce blu e gialle, in seguito all’emendamento a firma Davide Gariglio (Pd), potranno comminare contravvenzioni in tutto il quartiere in cui ci sono le strisce blu e anche per violazioni diverse quali: parcheggio sulle strisce pedonali, occupazione dei posti riservati ai disabili, etc. Nello specifico infatti, si legge nell’emendamento, i Comuni “possono conferire funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nell’ambito del territorio oggetto di disciplina istitutiva della sosta regolamentata a pagamento (…) a dipendenti comunali o delle società private e pubbliche esercenti la gestione della sosta”. Tutto quello che riguarda la multa per il divieto di sosta quindi, se l’amministrazione comunale lo prevederà, sarà di competenza dell’ausiliare del traffico. “Le funzioni – si legge a tal proposito nell’emendamento – possono essere conferite anche al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone”.
Agli ausiliari del traffico sarebbe conferito anche “il potere di contestazione immediata”; la maggioranza ha invece chiesto di togliere il passaggio che estendeva il potere anche alla richiesta di rimozione dei veicoli in divieto di sosta.
Non sono mancate le proteste, soprattutto da parte di Forza Italia. E in prima linea contro questa estensione dei poteri c’è, come è facile intuire, Simone Baldelli, autore della recente legge che, appunto, andava in senso opposto.
A spiegare, invece, la portata del nuovo emendamento è lo stesso Davide Gariglio: “Si tratta di una norma ricognitiva con cui abroghiamo tutte le leggi sul tema e unifichiamo tutta la disciplina in un unico articolo del Codice della strada”. La norma dovrebbe passare con alcune modifiche richieste dalla maggioranza e servirà per “definire cosa possono fare gli ausiliari del traffico e della sosta, cioè i dipendenti comunali o di alcune società che oggi possono fare le multe solo sugli stalli blu e sulle auto parcheggiate fuori dallo stallo blu e in modo tale da impedirne l’uso”.
Il Movimento 5 Stelle ha spiegato la posizione con la necessità di fornire un supporto alla polizia locale: “daremo la possibilità ai sindaci stessi di nominare i soggetti che andranno a supporto degli ausiliari, che avranno il potere di prevenzione e verifica delle violazioni relative alla sosta, solo nelle aree di concessione e non su tutto il territorio comunale. Personale che dovrà avere un’adeguata formazione, oltre a sostenere un esame specifico presso la motorizzazione. Si tratta di una questione che non potevamo affrontare senza tener conto delle richieste di tutti gli attori coinvolti, e dobbiamo mettere le amministrazioni locali nelle migliori condizioni possibili per poter gestire al meglio la sicurezza e la mobilità urbana. In questo modo mettiamo finalmente un argine alla sosta selvaggia”.
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