La rottamazione Quater è alle porte: a gennaio scatterà in automatico per i debiti sotto i mille euro. Resta però il nodo multe da sciogliere. All’inizio con entusiasmo era stato annunciato che anche le contravvenzioni sotto i mille euro sarebbero state cancellate. Poi il dietrofront, dietro le proteste dei Comuni.
Non puoi donare una cosa che non è tua: il paradosso della rottamazione multe deciso dall’alto
Immagina di dovere dei soldi al signor Mario Rossi. Un giorno ricevi una telefonata in cui una voce cordiale ti dà una bella notizia.
La mappa delle multe e dei tributi locali condonati in sanatoria
Lo scenario è il seguente: si creerebbero città in cui i debiti sotto i mille euro di competenza comunale verrebbero cancellati e altre in cui i contribuenti morosi dovranno pagare. Per le multe in sanatoria il Comune di riferimento sarebbe quello in cui è stata presa la contravvenzione ovviamente; per i tributi locali (IMU, Tasi e Tari) quello di residenza.
Parola ai sindaci
Sono i primi cittadini a “metterci la faccia” con le persone, raccogliendo anche eventuali malumori. Accadde già durante la pandemia, con interventi a macchia di leopardo. E si è ripetuto con la crisi energetica. C’è chi ne fa una questione di bilancio, chi un’opposizione di natura morale.
Da parte sua il Governo torna a ripetere che molti di quei debiti sono in realtà inesigibili. Ostinarsi a richiederli quindi porterebbe solo ad un dispendio di energia, tempo e soldi. Come a dire che i sindaci si stanno accanendo per dei crediti che, comunque, probabilmente non torneranno mai nelle casse pubbliche. Insomma tanto rumore per nulla?