Per le multe per eccesso di velocità potrebbe essere sufficiente la sgommata, ben udita dal vigile nei paraggi, come prova di superamento del limite consentito. Il Tribunale di Cagliari, con la sentenza n. 1242/2015, pubblicata il 2 settembre scorso, ha aperto la strada al rischio di contravvenzioni basate sulla “percezione sensoriale” dell’agente.
Multe per eccesso di velocità: la prova della sgommata
La Corte d’Appello ha ribaltato la decisione del giudice di pace che aveva dato ragione a un automobilista il quale si era visto consegnare un verbale per violazione dell’art.
141 del Codice della Strada, da un vigile che aveva udito indistintamente lo stridere degli pneumatici sull’asfalto in prossimità di un incrocio concludendo quindi che il conducente non aveva moderato la velocità all’intersezione. L’automobilista multato aveva obiettato che la sgommata non è necessariamente connessa al superamento dei limiti di velocità ma che può dipendere da altri fattori, quali ad esempio le condizioni del manto stradale. Nel verbale però gli agenti hanno parlato di una velocità talmente eccessiva da impedire agli stessi di scendere dalla pattuglia per intimare lo stop. I giudici sardi hanno confermato che la velocità nei pressi dell’incrocio, che per natura dovrebbe richiedere maggiore prudenza, va letta come comportamento sanzionabile.