La Banca Centrale Europea ha aumentato il costo del denaro di 50 punti base per cui il tasso principale arriva allo 0,50% e quello su depositi zero e prestiti marginali allo 0,75%. Le conseguenze di questa decisione si rifletteranno prestissimo sui mutui a tasso fisso e variabile. La decisione è stata però presa per frenare l’inflazione ma tale aumento avrà comunque delle conseguenze sulle famiglie che si ritroveranno a pagare rate più alte. In realtà i mutui hanno già subito dei rincari nelle ultime settimane in quanto il mercato ha anticipato le scelte di politica monetaria.
Quali mutui scegliere dopo la decisione della Banca Centrale Europea?
Torna la domanda: scegliere mutui a tasso fisso o variabile? Ebbene la risposta non è scontata. È vero che dal 27 luglio scatterà l’aumento dei mutui a tasso variabile indicizzati al tasso di Francoforte ma è pur vero che questi sono solo una piccola quota rispetto a quelli parametrati all’Euribor che è più conveniente. In realtà questa tipologia di mutuo ha già subito un lieve rialzo ma nonostante ciò il tasso variabile resta più conveniente di quello fisso se si guardano le attuali quotazioni per le quali la media è intorno al 3%.
Cosa scegliere: ecco i migliori mutui a tasso fisso
Dall’analisi de Ilcorriere emerge che ci sono migliori tassi fissi da scegliere per un finanziamento di 150 mila euro per 20 anni. C’è infatti quello di Bpm che offre un tasso nominale del 2,80%, una rata mensile di 816,96 euro e un tasso effettivo del 3,03%. Inoltre quello del Banco di Sardegna che offre un tasso nominale del 2,90%, una rata mensile di 824,41 euro e un tasso effettivo del 3,13%.
Mutui a tasso variabile: ecco i migliori
Se si richiede un finanziamento di 150 mila per una casa di 200 mila euro, Mutuionline come riporta Ilcorriere.it suggerisce i migliori mutui a tasso variabile a 20 anni. Ed in primis c’è quello proposto da Intesa Sanpaolo. Tale banca offre un tasso nominale allo 0,80%, una rata mensile di 676,54 euro e un tasso effettivo dell’1,02%. Al secondo posto c’è quello della Webankit che offre un tasso nominale allo 0,97%, una rata mensile di 687,97 euro e un tasso effettivo dell’1,03%. Capitolo 30 anni, la banca che offre un mutuo più conveniente è la Carige che offre un tasso nominale dello 0,80%, rata di 468,60 euro e tasso effettivo dello 0,83%. È seguita da Intesa Sanpaolo che offre un tasso nominale dello 0,85%, rata di 472,19 euro e tasso effettivo dell’1,02%.
Come cambiano le rate dei mutui variabili rispetto al fisso
Dall’analisi de Ilcorriere si evince infine che prendendo in considerazione rate di 10 anni di un mutuo a 20 anni con un Euribor al +1% si ha una rata di 756,36 euro che rispetto al fisso è di -86,07 euro. Con l’Euribor al +2% rispetto ad oggi la rata è di 818,89 euro con un -20,54 euro rispetto al mutuo a tasso fisso. Infine con l’Euribor a +3% rispetto ad oggi la rata è di 884,42 euro e quindi più cara di 44,99 euro più alta del fisso. A 30 anni, invece, con l’Euribor a +1% rispetto ad oggi la rata è di 575, 73 euro e rispetto al fisso è -63,17 euro. Sale invece con l’Euribor al +2% in quanto la rata è di 663,47 euro con un +24,57 euro rispetto al mutuo a tasso fisso.
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