L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha recentemente avviato un’indagine su Crédit Agricole per mutui irregolari, nello specifico in merito alle pratiche di promozione del mutuo “Crédit Agricole Greenback”. In particolare, l’Antitrust contesta che le simulazioni di costo presentate per questo mutuo omettano di includere nel Taeg (Tasso Annuo Effettivo Globale) il costo totale della polizza a protezione del credito, un requisito essenziale per accedere allo sconto promozionale sul tasso d’interesse. Questa polizza risulta infatti obbligatoria per poter usufruire dei vantaggi promozionali, ma il costo indicato si limita ai primi dodici mesi, creando possibili incomprensioni sui costi effettivi.
Inoltre, Crédit Agricole ha pubblicizzato l’offerta tramite siti di comparazione di mutui, che non espongono in maniera adeguata le condizioni necessarie per beneficiare dello sconto sul tasso d’interesse. Queste condizioni includono, ad esempio, la stipula della polizza a protezione del credito (CPI) e l’acquisto di un immobile con una classe energetica A o B, che permette di eliminare alcune spese di gestione e istruttoria del mutuo. Gli utenti non sono inoltre informati che lo sconto promozionale sul tasso d’interesse varia a seconda del canale attraverso il quale il mutuo viene richiesto, come il sito web, la filiale o altri intermediari.
Mutui irregolari, rischi per i consumatori e costi non trasparenti
L’intervento dell’Antitrust segue una segnalazione del Codacons, che a maggio scorso aveva denunciato la mancata trasparenza delle simulazioni di Crédit Agricole, evidenziando come il mutuo venisse spesso presentato con un Taeg inferiore rispetto a quello effettivo. La questione del Taeg è di particolare importanza per i consumatori, in quanto rappresenta un indicatore chiave per confrontare i costi totali di un mutuo. Con l’inclusione parziale della polizza, i consumatori rischiano di essere indotti a sottoscrivere un mutuo che presenta costi complessivi superiori a quelli indicati nelle simulazioni iniziali.
La mancanza di trasparenza risulta ancora più grave, considerato che il Taeg è un elemento fondamentale per le famiglie che si accollano l’impegno di un mutuo per periodi molto lunghi, solitamente venticinque anni o più. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, l’eventuale conferma delle pratiche scorrette rappresenterebbe un danno per i consumatori, che si trovano a gestire costi inaspettati in un impegno economico di lungo periodo. Dona ha sottolineato come, in caso di condanna di Crédit Agricole, si renderebbe necessaria una compensazione per il danno subito dai consumatori coinvolti.
Pratiche simili: il precedente del 2022
Non è la prima volta che Crédit Agricole finisce sotto i riflettori dell’Antitrust. Nel febbraio 2022, infatti, l’istituto bancario era stato multato con una sanzione di un milione di euro per aver orientato i consumatori verso il bonifico istantaneo – più costoso rispetto a quello ordinario – suggerendolo come opzione preferita nella sua app. Gli utenti che tentavano di selezionare un bonifico ordinario si trovavano infatti nuovamente esposti alla scelta del bonifico istantaneo tramite una casella in evidenza che presentava l’opzione più costosa come “Procedi con istantaneo”.
Questa nuova indagine evidenzia come l’Antitrust stia rafforzando il monitoraggio del settore creditizio per tutelare i consumatori contro pratiche commerciali che possono risultare ingannevoli. Il caso Crédit Agricole potrebbe fare da apripista per una regolamentazione più stringente nella promozione di prodotti finanziari. La trasparenza nei confronti dei consumatori si rivela essenziale, specialmente in un contesto dove i mutui rappresentano impegni finanziari a lungo termine e possono influenzare pesantemente il bilancio familiare.
Secondo le associazioni dei consumatori, la mancanza di chiarezza nell’indicazione dei costi può compromettere la fiducia dei clienti verso l’istituto bancario e verso il mercato dei mutui in generale.
Riassumendo…
- L’Antitrust indaga Crédit Agricole per pubblicità ingannevole sui mutui.
- Codacons denuncia un Taeg inferiore al reale nei mutui promossi.
- Possibili nuove regolamentazioni per proteggere i consumatori.