Nel 2014 è scattato in Danimarca un allarme, legato ai cosiddetti mutui “only interest”, ovvero a finanziamenti per l’acquisto di una casa, che dal 2003 hanno consentito a centinaia di migliaia di famiglie dello stato scandinavo di limitarsi a pagare la sola quota di interessi, rinviando fino a un massimo di 10 anni l’avvio del rimborso della quota di capitale. L’allarme fu dovuto al fatto, che nel frattempo la crisi economica e finanziaria globale aveva messo circa 100 mila famiglie nelle condizioni di non potere più sostenere un aggravio della rata mensile.
Attenzione, però, perché per quanto molto meno diffusi, questi mutui esistono solo in Italia. E che cosa sono? I mutui solo interessi sono un finanziamento per l’acquisto di un immobile, che presenta una peculiarità. La banca sostanzialmente dice al mutuatario: per i primi X anni mi paghi solo gli interessi, mentre a partire da una certa data inizi a rimborsarmi anche la quota del capitale prestato. Questa tipologia ha un pregio indubbio, quello di consentire alle giovani coppie, tradizionalmente più squattrinate, di comprare casa e spostare al futuro il sostenimento di una rata pesante, quando è supponibile ipotizzare che le condizioni finanziarie della famiglia dovrebbero essere migliorate. A conti fatti, il pagamento dei soli interessi consente a una famiglia di pagare per l’acquisto di una casa non più di quanto farebbe per sostenere le spese di affitto. Anzi, in molti casi potrebbe ritrovarsi a pagare di meno.
Rata mutui solo interessi, occhio alle brutte sorprese
Perché si tratta di una tipologia per la quale stare accorti? Perché potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Due le ragioni di tali dubbi. In primis, se sposti di (poniamo) dieci anni l’inizio del rimborso di un mutuo, l’ammortamento si allungherà e si alzerà anche il tasso applicato dalla banca o dalla società finanziaria.
Infatti, una cosa sono gli interessi su un mutuo di venti anni, un’altra su uno di trenta anni. Gli interessi tendono a salire con l’aumento del periodo dell’ammortamento, è noto da sempre. C’è, poi, un aspetto psicologico di cui tenere conto. Sapere che si sosterrà il pagamento del capitale solo da un certo periodo in poi spinge anche le famiglie meno solide finanziariamente a indebitarsi, confidando che tra tot anni si avrà la possibilità di sostenere una rata al 100% dell’importo. Tuttavia, come il caso danese insegna, il rischio è che negli anni successivi non si avverino le previsioni dei mutuatari e che quando ad un tratto si ritroveranno a pagare anche la quota capitale, la rata possa divenire troppo salata. Ergo, occhi aperti ai tassi applicati (molto probabilmente saranno più elevati di quelli applicati a un mutuo tradizionale) e fatevi bene i conti.