Mutui, il tasso di interessi è in rialzo, cosa succede a chi sta pagando casa?

Il tasso di interessi dei mutui è ancora in rialzo, in aumento dello 0,5%. Cosa succede a chi lo sta pagando?
2 anni fa
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Mutui a tasso fisso cosa cambia

Brutte notizie per i mutui, il tasso di interessi è ancora in rialzo. A deciderlo è stata la Banca Centrale Europea che ha operato il quinto aumento consecutivo dallo scorso luglio ad oggi. Il risalto è dello 0,5%, cosa che ha quindi portato l’attuale tasso al 3%. Cosa succede quindi a chi ha attualmente un mutuo da pagare?

Mutui, tassi di interessi ancora in rialzo

Attualmente, sul mercato esistono ancora offerte interessanti per coloro che vogliono aprire un mutuo con la propria banca per l’acquisto di una casa, o anche di un altro bene particolarmente costoso.

Bisogna però affrettarsi, proprio al fine di evitare il nuovo rialzo che a breve sarà applicato. Per coloro che hanno invece già un mutuo a tasso variabile, non li attende altro che il nuovo aumento relativo al tasso di interessi. Le spese saranno più alte anche per coloro che invece stanno per far partire un nuovo mutuo a tasso fisso.

Si tratta di un periodo davvero nero, a causa di inflazione e crisi economica, e questi fattori si stanno ripercuotendo su ogni aspetto della nostra vita. Dopo anni in cui i tassi di interessi erano rimasti bloccati o addirittura in negativo, il 2022 ha fatto registrare continui aumenti. A luglio dello 0,50%, a settembre di 0,75%, di altri 0,75% a ottobre e a dicembre di un altro 0,5%. Il nuovo anno è iniziato con il quinto aumento di fila che, come detto, è dello 0,5%. A questo punto la domanda nasce spontanea. Cosa succede a chi ha già un mutuo?

Cosa cambia ora?

Coloro che hanno fatto un mutuo per acquistare la propria casa si staranno senza dubbio chiedendo cosa accadrà ora. Lo scenario cambierà a seconda del tipo di tasso applicato. Tale tasso varia a seconda della percentuale dello Spread, che è la somma decisa dalla banda presso la quale si è chiesto il credito. A questo va applicato il tasso di mercato, generalmente identificato nell’Euribor per quelli variabili, e l’IRS per quelli a tasso fisso.

Cosa fare per limitare i danni? La risposta sembra essere univoca: chiedere una surroga.

Coloro che infatti hanno già sottoscritto un mutuo variabile, possono chiedere questa operazione alla propria banca al fine di passare a una nuova banca e applicare un tasso variabile prima che il rialzo venga applicato. Tale servizio offre la possibilità di rivedere completamente gli accordi stipulati nel precedente mutuo formulandone uno completamente nuovo. L’altra soluzione è quella di rinegoziare il mutuo con la stessa banca con quale lo si è aperto. Solitamente però le banche non vedono di buon occhio tale richiesta e non sono obbligate ad accettarla. Per evitare una surroga (ossia il passaggio ad altra banca) spesso decidono di accontentare il cliente. Ad ogni modo, si tratta di operazioni che non comportano spese per il cliente. Anche quelle del notaio per la surroga sono a carico del nuovo istituto di credito.

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