Mutuo ipotecario e mutuo fondiario: quali sono le differenze?

Quali sono le differenze tra mutuo ipotecario e mutuo fondiario?
10 anni fa
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Mutuo fondiario e mutuo ipotecario hanno delle sostanziali differenze che è bene conoscere per chi si appresta ad entrare in contatto con il mondo degli istituti di credito per chiedere un finanziamento per l’acquisto di un immobile.   Saper scegliere quale dei due chiedere può dimostrarsi determinante nel risparmiare somme di denaro.   Con il mutuo fondiario, infatti, c’è la possibilità di poter risparmiare forti somme di denaro, ma non sempre si può richiedere; il mutuo ipotecario, invece, è uno dei più concessi nell’acquisto degli immobili soprattutto per somme che superano l’80% del valore del bene acquistato.

  Vediamo nello specifico quali sono le differenze principali tra mutuo fondiario e mutuo ipotecario.  

Mutuo fondiario

Il mutuo fondiario ha come caratteristica specifica quella della durata: esso infatti può essere richiesto per un minimo di 1 anno fino ad un massimo di 30 anni. La garanzia del mutuo fondiario è la somma di denaro erogata poiché l’ipoteca che si iscrive sull’immobile non deve mai superare l’80% del suo valore effettivo. I costi del mutuo fondiario sono abbastanza contenuti poiché la somma richiesta viene versata in una unica soluzione e a tasi di interesse particolarmente agevolati. Oltre alla somma mutuata la garanzia data in questa forma di prestito a medio-lungo termine, è una ipoteca di primo grado sull’immobile che si acquista.   Il mutuo fondiario è concesso soltanto per l’acquisto della prima casa e i costi notarili che lo contraddistinguono sono contenuti.  

Mutuo ipotecario

Molto spesso anche per l’acquisto della prima casa viene richiesto questo tipo di mutuo per mancanza di liquidità ha bisogno sempre più spesse di somme più alte dell’80% del valore dell’immobile. Permette di avere una maggiore liquidità e la durata è sempre superiore ai 5 anni. Le banche chiedono come garanzia la condizioni economiche e lavorative del mutuario oltre ad un’ipoteca sull’immobile e ad altre garanzie reali e personali.

La banca può arrivare, in caso di mancato pagamento delle rate, di vendere l’immobile all’asta per recuperare la somma di denaro erogata.