In pensione a 61 anni sfruttando NASpI 2025 e APE Social: i tre step della strategia di anticipo

La NASpI 2025 è un'indennità di disoccupazione per chi perde il lavoro involontariamente, con specifici requisiti contributivi, e può essere combinata con l'APE Sociale per anticipare il pensionamento.
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La NASPI 2024, la guida al calcolo, gli esempi pratici per fascia di stipendio e perché il 75% delle retribuzioni non sempre viene erogato.
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In Italia, il sistema pensionistico offre diverse modalità per andare in pensione, tra cui la pensione di anzianità, quella anticipata e altre opzioni che permettono di uscire dal mondo del lavoro prima dell’età pensionabile ordinaria.

In alcuni casi, è possibile combinare soluzioni come la NASpI 2025 (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) e l’APE Sociale (Anticipo Pensionistico Sociale) per ottenere un’uscita anticipata dal lavoro e godersi prima il meritato riposo.

Vediamo in che modo è possibile combinare le due misure e quali sono i gli step e i requisiti da rispettare.

La NASpI 2025: cos’è e come funziona

La NASpI è una forma di sostegno economico che viene data ai lavoratori che hanno perso il lavoro in modo involontario, come nel caso di licenziamento o scadenza di contratto a termine.

È una sorta di “indennità di disoccupazione”, che aiuta a sostenere economicamente chi non ha più un’occupazione.

Per accedere alla NASpI, ci sono alcuni requisiti da soddisfare:

  • essere disoccupati involontari: la NASpI è disponibile solo per chi perde il lavoro senza essere responsabile della cessazione del contratto, come nel caso di licenziamento o termine di contratto. Non è prevista per chi si dimette volontariamente.
  • avere almeno 13 settimane di contributi versati negli ultimi 4 anni: il soggetto deve aver lavorato per un certo numero di settimane e versato i contributi previdenziali. Inoltre, deve aver lavorato almeno 30 giorni nei 12 mesi precedenti la fine del contratto di lavoro.

La NASpI è quindi un sostegno che dura fino a un massimo di 24 mesi, ma la durata effettiva dipende dalla carriera lavorativa.

È utile per chi ha perso il lavoro e ha bisogno di un aiuto economico prima di trovare una nuova occupazione.

L’APE Sociale: cos’è e chi può accedervi

L’APE Sociale è un altro strumento che permette di uscire dal lavoro in anticipo, ma con delle condizioni particolari.

Si tratta di un aiuto economico destinato a chi ha almeno 63 anni e 5 mesi di età, e ha versato almeno 30 anni di contributi, ma solo se si rientra in alcune categorie di lavoratori.

Le categorie ammesse all’APE Sociale sono:

  • disoccupati di lunga durata: chi è senza lavoro da un po’ e soddisfa i requisiti contributivi, può accedere all’APE Sociale.
  • lavoratori che svolgono attività gravose: se il lavoro è particolarmente faticoso o rischioso (come ad esempio nel settore minerario o della sanità), è possibile essere ammessi all’APE Sociale.
  • lavoratori con disabilità grave: se il lavoratore ha una disabilità grave, può usufruire di questo supporto.

A differenza della pensione anticipata tradizionale, che dipende da un numero di anni di contributi, l’APE Sociale si concentra su chi ha una carriera difficile o problematiche particolari.

È una forma di aiuto che permette di ritirarsi dal lavoro prima, anche se il lavoratore non ha ancora raggiunto l’età pensionabile di 67 anni.

Combinare NASpI e APE Sociale per smettere di lavorare a 61 anni

C’è una soluzione interessante per chi vuole smettere di lavorare a 61 anni, combinando NASpI e APE Sociale.

In primis bisogna accedere alla NASpI 2025: se il lavoratore ha 61 anni e perde il lavoro, puo iniziare a ricevere la NASpI, che lo aiuterà economicamente durante il periodo di disoccupazione. La NASpI offre un sostegno che può durare fino a 24 mesi, a seconda della propria carriera lavorativa.

In particolare, come spiegato sul portale INPS:

La NASpI è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Ai fini del calcolo della durata non sono computati i periodi di contribuzione che hanno già dato luogo a erogazione di prestazioni di disoccupazione. Analogamente non è computata la contribuzione che ha prodotto prestazioni fruite in unica soluzione in forma anticipata.

Lo step successivo è quello di passare all’APE Sociale: Quando il lavoratore compie 63 anni e 5 mesi, e se soddisfa i requisiti richiesti (per esempio, se è disoccupato da tempo o ha svolto lavori gravosi), può fare domanda per l’APE Sociale.

Questo gli permette di continuare a ricevere un sostegno economico fino al momento in cui raggiunge l’età pensionabile.

Quindi, con questa combinazione, è possibile smettere di lavorare a 61 anni per godersi un aiuto economico continuo. Senza dover aspettare il pensionamento vero e proprio.

L’importante è che siano soddisfatti i requisiti per ciascuna misura: la NASpI 2025 come disoccupato e l’APE Sociale come lavoratore in difficoltà o con una carriera di lavoro pesante.

L’APE Sociale sarà corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.

In tal modo il lavoratore arriverà alla pensione “ordinaria”.

Considerazioni Finali

Anche se l’idea di smettere di lavorare a 61 anni può sembrare interessante, è fondamentale comprendere bene i requisiti di ciascuna misura, in modo da non incorrere in sorprese.

Prima di fare qualsiasi scelta, è consigliabile chiedere consulenza a un esperto (anche a noi di Investire Oggi) per assicurarsi di soddisfare tutti i criteri necessari.

In conclusione, combinare NASpI e APE Sociale può essere una strategia vantaggiosa per chi vuole uscire dal mondo del lavoro prima del tempo e godersi il periodo successivo in tranquillità. Ma è fondamentale essere ben informati sui requisiti e sulle condizioni per ogni misura.

Riassumendo.

  • NASpI: è un’indennità per chi perde il lavoro involontariamente, con almeno 13 settimane di contributi negli ultimi 4 anni.
  • APE Sociale: supporto economico per chi ha almeno 63 anni, 30 anni di contributi e appartiene a categorie specifiche come disoccupati o lavoratori con disabilità grave.
  • Combinare NASpI e APE Sociale: Se si perde il lavoro a 61 anni, si può ricevere la NASpI e, a 63 anni e 5 mesi, passare all’APE Sociale.
  • Requisiti: la NASpI richiede disoccupazione involontaria e contributi; l’APE Sociale richiede età, contributi e categorie specifiche.
  • Considerazioni Finali: combinare le due misure permette di uscire dal lavoro prima, ma è essenziale soddisfare tutti i requisiti per evitare problemi.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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