NASPI e lavoro sono compatibili? Ecco quando disoccupazione e stipendio si possono prendere insieme

Come funziona la compatibilità tra NASPI e stipendio nel caso un beneficiario trova un nuovo lavoro a tempo indeterminato o a termine.
1 anno fa
2 minuti di lettura
Naspi calcolo
Foto © Licenza Creative Commons

La NASPI si prende dall’INPS nel momento in cui si perde un lavoro in maniera involontaria. Questo è il principio base dell’indennità di disoccupazione. La durata della NASPI può arrivare fino a massimo 24 mesi. Perché un disoccupato prende la NASPI per la metà delle settimane di lavoro svolte nei 4 anni precedenti la perdita dell’ultimo posto di lavoro. Sempre che i periodi di lavoro precedenti non abbiano dato diritto a indennità di disoccupazione precedenti. La durata della NASPI è molto lunga quindi.

In due anni tante cose possono succedere, anche il trovare un nuovo lavoro a termine, che dura pochi mesi o addirittura poche settimane.

Cosa accade alla NASPI quando si trova un nuovo lavoro? La domanda è interessante e riguarda tanti disoccupati. Uno di questi è un nostro lettore che si trova di fronte a un dubbio proprio riguardo alla cumulabilità tra indennità di disoccupazione e nuovo lavoro.

“Salve, mi chiamo Paolo e sono un disoccupato che da 5 mesi prende la NASPI. Mi trovo di fronte a un dubbio amletico. Ho ricevuto una proposta di lavoro a partire dal primo settembre. Dovrebbe durare un mese questo lavoro e mi chiedo se non rischio di perdere la NASPI se accetto. Come funziona la disoccupazione in casi come il mio?”

NASPI e lavoro sono compatibili? Ecco quando disoccupazione e stipendio si possono prendere insieme

Le regole per il disoccupato durante il periodo indennizzato da NASPI sono abbastanza precise, anche se lasciano qualche dubbio di interpretazione. La NASPI si prende solo se il posto di lavoro è perso per motivi indipendenti dalla volontà del lavoratore. Quindi serve essere stati licenziati, anche se da procedure di licenziamenti collettivi, oppure da risoluzione consensuale del rapporto di lavoro o per dimissioni per giusta causa. L’indennità per disoccupati INPS si prende per tutti i mesi spettanti fino a quando si verificano due eventi.

O termina il periodo di NASPI indennizzato, che come dicevamo è commisurato ai mesi di lavoro nei 4 anni precedenti e può arrivare a massimo 24 mesi. Oppure quando il disoccupato perde il suo status, tornando al lavoro con una nuova occupazione.

L’importo dello stipendio è fondamentale

Detto questo è evidente che il trovare un nuovo lavoro fa perdere il diritto alla NASPI, perché non si può prendere un sussidio per disoccupati se un beneficiario non è più disoccupato. Ma non sempre è così, perché un nuovo lavoro e la NASPI sono spesso cumulabili tra loro. Va detto che nel momento in cui un beneficiario della NASPI trova un nuovo lavoro, deve comunicare all’INPS questo evento.

Nel caso in cui lo stipendio che si percepisce dalla nuova occupazione lavorativa è più basso della NASPI spettante, quest’ultima non sarà sospesa. Cosa che invece accade nel momento in cui si trova un lavoro a tempo indeterminato. Non revocata o perduta, ma solo sospesa, perché se anche il nuovo lavoro a tempo indeterminato viene perduto, si ritorna a poter percepire l’indennità precedentemente bloccata, che durerà i mesi rimanenti del primo periodo, con l’aggiunta di quanto maturato con il nuovo lavoro poi perduto.

Lavoro a tempo determinato e NASPI, sono compatibili o no?

Nel caso di nuova assunzione a tempo determinato, con stipendio inferiore alla NASPI, l’indennità per disoccupati si prende in misura ridotta. Proprio per continuare a percepire l’indennità, la comunicazione all’INPS è fondamentale. Perché l’Istituto deve valutare se sospendere la NASPI o se soltanto ridurla di importo. La NASPI in effetti può essere considerata perfettamente compatibile con un rapporto di lavoro a tempo determinato, se è inferiore a 6 mesi e se di reddito non supera 8.174 euro. Ripetiamo che NASPI e lavoro a tempo indeterminato invece sono incompatibili.

 

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Nuovo BTp a 15 anni, emissione in corso
Articolo precedente

La corsa ai BTp prosegue e prospetta una nuova emissione retail entro l’anno

pensioni
Articolo seguente

Come si calcola la pensione con 20 anni di contributi, cosa incide e come capire se basta per vivere