Naspi: pagamenti Inps più veloci grazie al Covid

Il Covid ha spinto verso la digitalizzazione dei processi e al miglioramento dei servizi Inps. Tempi d’attesa sempre più brevi per la Naspi e altre prestazioni.
2 anni fa
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Si velocizzano i pagamenti Inps della Naspi. Oggi in media si attende al massimo due settimane per vedere i primi indennizzi sul conto corrente. Tutto merito del Covid, anche se detto così suona un po’ male.

Di fatto però la pandemia, il distanziamento sociale, il lavoro da remoto e il potenziamento dei contact less ha reso necessario potenziare i servizi online Naspi e l’automazione. L’innovazione tecnologica, di cui l’Inps è all’avanguardia, ha fatto il resto.

Naspi, pagamenti entro due settimane

Così oggi non bisogna più attendere tempi biblici e sollecitare l’evasione delle richieste.

La Naspi è pagata al massimo entro due settimane dalla data di richiesta e accoglimento dell’istanza. Pur con le dovute novità in vigore da gennaio.

Secondo l’Inps, il primo pagamento della Naspi, arriva ai disoccupati entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda in “circa l’80%” dei casi. Il che significa aver dimezzato i tempi di lavorazione rispetto a prima dello scoppio della pandemia quando ci volevano 30 giorni prima di vedere i soldi sul conto.

Anche le procedure di accredito della Naspi sul conto sono state semplificate. Il beneficiario può inserire e modificare autonomamente attraverso il portale Inps le coordinate bancarie. Mentre prima occorrevano alcuni passaggi burocratici tramite banca prima di validare il codice IBAN.

Il servizio proattivo Inps

Ma le novità non finiscono qui. L’impiego della tecnologia ha reso l’Inps “proattivo, soprattutto “verso gli ultimi, ossia i più fragili, al punto tale da poter suggerire le prestazioni agli utenti“. Come accade per chi rimane vedovo, a cui viene comunicato che ha facoltà di chiedere la pensione di reversibilità, che gli sarà, poi, erogata in tempi brevi.

Lo precisa il presidente dell’Inps Pasquale Tridico intervenendo al convegno a Roma sulla presentazione del libro di Giovanni Mari Flick “Il lavoro al tempo degli algoritmi”.

Con l’occasione il numero uno dell’Inps spiega che a breve chi perde il lavoro o chi va in cassa integrazione riceverà direttamente via mail o su smartphone un avviso contenente un link per presentare domanda di Naspi o Cig.

All’assicurato verrà chiesto solo di verificare i dati precompilati dall’Inps prima di dare l’ok alla presentazione della domanda che sarà, a quel punto, automatica. Come già avviene, ad esempio, per la dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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