Si velocizzano i pagamenti Inps della Naspi. Oggi in media si attende al massimo due settimane per vedere i primi indennizzi sul conto corrente. Tutto merito del Covid, anche se detto così suona un po’ male.
Di fatto però la pandemia, il distanziamento sociale, il lavoro da remoto e il potenziamento dei contact less ha reso necessario potenziare i servizi online Naspi e l’automazione. L’innovazione tecnologica, di cui l’Inps è all’avanguardia, ha fatto il resto.
Naspi, pagamenti entro due settimane
Così oggi non bisogna più attendere tempi biblici e sollecitare l’evasione delle richieste.
Secondo l’Inps, il primo pagamento della Naspi, arriva ai disoccupati entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda in “circa l’80%” dei casi. Il che significa aver dimezzato i tempi di lavorazione rispetto a prima dello scoppio della pandemia quando ci volevano 30 giorni prima di vedere i soldi sul conto.
Anche le procedure di accredito della Naspi sul conto sono state semplificate. Il beneficiario può inserire e modificare autonomamente attraverso il portale Inps le coordinate bancarie. Mentre prima occorrevano alcuni passaggi burocratici tramite banca prima di validare il codice IBAN.
Il servizio proattivo Inps
Ma le novità non finiscono qui. L’impiego della tecnologia ha reso l’Inps “proattivo, soprattutto “verso gli ultimi, ossia i più fragili, al punto tale da poter suggerire le prestazioni agli utenti“. Come accade per chi rimane vedovo, a cui viene comunicato che ha facoltà di chiedere la pensione di reversibilità, che gli sarà, poi, erogata in tempi brevi.
Lo precisa il presidente dell’Inps Pasquale Tridico intervenendo al convegno a Roma sulla presentazione del libro di Giovanni Mari Flick “Il lavoro al tempo degli algoritmi”.
All’assicurato verrà chiesto solo di verificare i dati precompilati dall’Inps prima di dare l’ok alla presentazione della domanda che sarà, a quel punto, automatica. Come già avviene, ad esempio, per la dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate.