Naspi e Partita Iva: quando non si perde il diritto all’indennità di disoccupazione?|La Redazione risponde

Naspi e Partita Iva: quando non si perde il diritto all'indennità di disoccupazione? Chiarimenti sulla Naspi e il lavoro autonomo e subordinato|La Redazione risponde
8 anni fa
2 minuti di lettura
Naspi e beneficio lavoratori precoci

Cosa bisogna fare in caso che si svolga un’attività lavorativa in forma autonoma?

In caso si svolga un’ attività lavorativa in forma autonoma, di impresa individuale o parasubordinata, dalla quale derivi un reddito inferiore ai limiti sopra indicati, che servono a conservare lo stato di disoccupazione, il soggetto beneficiario della Naspi deve:

  • informare l’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività attraverso il modello NASpI-COM;
  • informare l’INPS entro un mese dalla domanda di Naspi se l’attività era preesistente, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarre da tale attività.

Nel secondo caso, con redditi inferiori a 4.800 euro, la Naspi sarà corrisposta al beneficiario e sarà ridotta di un importo pari al’80% del reddito previsto, rapportato ai periodi dell’indennità corrisposta.


Il calcolo della riduzione verrà effettuato dall’Inps in base alla dichiarazione dei redditi nell’anno successivo. In caso di esenzione della presentazione della dichiarazione dei redditi, bisognerà presentare una nuova autodichiarazione, contenente il reddito al 31 marzo dell’anno successivo.

Naspi: decadenza dalla prestazione

Si decade dalla prestazione nel caso in cui il lavoratore autonomo supera i limiti di redditi (4.800 euro), e quindi perde lo stato di disoccupato.

Naspi 2017, requisito condizionalità: cosa significa

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Cinema 2 Day: film a 2 euro mercoledì 8 febbraio 2017, elenco sale a Milano, Roma e Napoli

Articolo seguente

Licenziamenti Pa: il decalogo del decreto Madia per le situazioni a rischio