Naspi per insegnanti precari: domanda, requisiti, modalità e scadenza

Gli insegnanti precari potranno accedere alla Naspi al termine dell’anno scolastico. Quando e come presentare la domanda, importi e durata prestazione.
6 anni fa
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Anche gli insegnati precari della scuola hanno diritto alla Naspi. Si sta infatti per concludere la stagione scolastica 2018-2019 e per molti docenti il contratto terminerà a giugno 2019 e fino all’inizio dell’attività scolastica settembre molti rimarranno disoccupati. Per il periodo di inattività, però, si ha diritto alla Naspi la cui domanda dovrà essere presentata all’Inps entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro con la scuola.

Come richiedere la Naspi

La richiesta di Naspi va presentata esclusivamente per via telematica tramite il sito Inps al quale bisognerà registrasi ottenendo il PIN dispositivo.

In alternativa si può inoltrare richiesta tramite contact center al numero verde 803.164 oppure rivolgendosi gratuitamente ai Patronati in grado di fornire anche apposita consulenza. L’indennità economica dell’Inps decorrerà a partire dall’ottavo giorno dopo la fine del rapporto lavorativo a tempo determinato, nel caso in cui la domanda sia stata presentata entro l’ottavo giorno, oppure a partire dal giorno successivo la presentazione della domanda stessa, nel caso in cui tale domanda sia stata inviata dopo l’ottavo giorno.

L’importo della Naspi per insegnanti

L’importo della Naspi che l’Inps corrisponderà al beneficiario è calcolato nella misura del 75% della retribuzione media imponibile mensile percepita negli ultimi 4 anni nel caso questa sia inferiore a 1.221,44 euro. Qualora fosse superiore, al 75% dell’importo stabilito dalla legge verrà sommato il 25% della differenza tra la retribuzione mensile media imponibile e 1.221,44 euro per il 2019. In ogni caso il massimale della Naspi è fissato in euro 1.328,76 euro al mese. La Naspi è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. Quindi, al massimo per 4 mesi. All’indennità viene poi applicata una riduzione del 3% per ogni mese, a partire dal 91° giorno di prestazione.

L’indennità può essere riscossa tramite accredito su conto corrente bancario o postale, su libretto postale o tramite bonifico presso ufficio postale del luogo di residenza o domicilio del richiedente.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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