Nati nel 50 e 60: quando arriva la pensione di vecchiaia?

La pensione per i nati negli anni 70 e 80 sarà influenzata dall’aspettativa di vita e dalle nuove misure della riforma
2 mesi fa
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La pensione è una tappa importante nella vita lavorativa di ogni individuo, e per coloro che sono nati negli anni ’50 e ’60 in Italia, è essenziale comprendere le regole attuali e le opzioni disponibili per pianificare il futuro finanziario. Le normative previdenziali italiane stabiliscono criteri specifici per l’accesso alla pensione, che variano a seconda dell’età anagrafica e degli anni di contributi versati.

In Italia, l’età pensionabile standard, detta “pensione di vecchiaia,” è fissata a 67 anni, con un minimo di 20 anni di contributi.

Tuttavia, la legge prevede che ogni due anni possa esserci un adeguamento basato sulle aspettative di vita, che potrebbe comportare un incremento dell’età pensionabile. Queste revisioni sono ispirate dalle riforme introdotte dalla legge Fornero, mirate a rendere sostenibile il sistema pensionistico.

La pensione ordinaria oggi

In attesa di capire se ci sarà o meno la nuova Quota 92, attualmente, la pensione di vecchiaia (accessibile a 67 anni con almeno 20 anni di contributi) è il requisito più comune e applicato per chi ha una carriera lavorativa continuativa. Ad essa si affiancano:

  • Pensione di Vecchiaia Contributiva: per coloro che hanno accumulato meno anni di contributi, è possibile andare in pensione a 71 anni con un minimo di 5 anni di contributi versati.
  • Pensione Anticipata: questa opzione non richiede un’età minima, ma è basata sugli anni di contributi. Gli uomini devono aver versato almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre le donne possono ritirarsi con 41 anni e 10 mesi di contributi.
  • Pensione Anticipata Contributiva: disponibile al raggiungimento dei 64 anni e con almeno 20 anni di contributi. Inoltre, l’importo della pensione deve essere almeno tre volte superiore all’assegno sociale.

Pensione vecchiaia per i nati nel 50 e 60

Con le regole vigenti che si aggiornano ogni due anni, le prospettive future per l’età pensionabile indicano un possibile aumento di due mesi ogni biennio. Questo significa che l’età per accedere alla pensione di vecchiaia potrebbe aumentare nei prossimi anni, rendendo ancora più importante la pianificazione previdenziale per i lavoratori nati negli anni ’50 e ’60.

Per comprendere come le attuali normative impattano sulla pensione, consideriamo un lavoratore nato nel 1958 che ha iniziato a lavorare a 20 anni senza interruzioni contributive. Questa persona raggiungerebbe i requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni, nel 2024, e potrebbe accedere alla pensione anticipata se avesse accumulato i necessari 42 anni e 10 mesi di contributi.

Per i nati nel 1964, le opzioni pensionistiche presentano alcune variazioni interessanti. Questi lavoratori potrebbero maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia a 67 anni e 6 mesi nel 2031. Al contrario, potrebbero optare per la pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni e 10 mesi nel 2035.

Per quanto riguarda la pensione anticipata, gli uomini potrebbero accedervi a 62 anni e 10 mesi nel 2025, mentre le donne potrebbero ritirarsi a 61 anni e 10 mesi nello stesso anno. Infine, la pensione anticipata contributiva sarebbe disponibile a 64 anni e 10 mesi nel 2028. Queste opzioni offrono una certa flessibilità, ma è fondamentale pianificare attentamente per massimizzare i benefici previdenziali.

Nati negli anni 50 e 60: la pianificazione della pensione vecchiaia

La complessità delle normative pensionistiche italiane richiede una pianificazione attenta e informata. Ecco alcuni punti da considerare:

  • Valutazione dei Contributi: è cruciale monitorare costantemente i contributi versati per assicurarsi di soddisfare i requisiti per il tipo di pensione desiderata.
  • Aggiornamenti Normativi: essere informati sulle possibili modifiche alle leggi pensionistiche è essenziale per adattare la propria pianificazione.
  • Simulazioni Personalizzate: utilizzare strumenti di simulazione per comprendere come le diverse opzioni pensionistiche potrebbero influire sulla propria situazione finanziaria futura.
  • Consulenza Professionale: rivolgersi a consulenti previdenziali esperti può aiutare a navigare nelle complessità del sistema e a ottimizzare la propria strategia di pensionamento.

Riassumendo

  • Età pensionabile in Italia: Standard a 67 anni con 20 anni di contributi.
  • Requisiti per la pensione anticipata: Variano in base agli anni di contributi, senza età minima.
  • Aspettative di vita: Adeguamento biennale può incrementare l’età pensionabile.
  • Nati negli anni ’50 e ’60: Devono pianificare per ottimizzare i benefici pensionistici.
  • Simulazioni e pianificazione: Strumenti e consulenze professionali sono essenziali per una strategia efficace.
  • Normative pensionistiche: Necessario monitorare modifiche per adeguare la pianificazione finanziaria futura.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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