Nel 2025 Assegno di Inclusione più alto, ma da cosa dipende?

Nel 2025 l'Assegno di Inclusione potrebbe essere più alto del 2024 per alcune famiglie, ma può anche accadere il contrario.
20 ore fa
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Nel 2025 l'Assegno di Inclusione potrebbe essere più alto del 2024 per alcune famiglie, ma può anche accadere il contrario.
Foto © Pixabay

Il sussidio di contrasto alla povertà che, insieme al Supporto Formazione e Lavoro, ha preso il posto del Reddito di Cittadinanza, è una misura che lascia spazio a dubbi di interpretazione e perplessità. Nel 2025, se c’è una cosa da dire, è che il sussidio – meglio noto come Assegno d’inclusione – sarà ancora attivo. Lo continueranno a percepire coloro che lo hanno già ricevuto nel 2024, se continuano ad avere i requisiti previsti.

E, in base ai mesi percepiti nel 2024, potranno ottenere altri 12 mesi di sussidio nel 2025.

Oppure 11 mesi ripresentando la domanda, per quanti hanno goduto del sussidio per 12 mesi interi nel 2024.

Ma se queste regole sembrano chiare e inattaccabili, come vedremo adesso, sugli importi da ricevere i dubbi sono tantissimi. Ecco un quesito di un lettore che ci dimostra come le incertezze siano davvero numerose.

“Ho letto su un forum in rete che nel 2025 l’Assegno di Inclusione sarà più alto. Di cosa si tratta, dell’aumento per l’inflazione? Ve lo chiedo perché sulle cifre non capisco quanto prenderemo di più. Io ho iniziato a prendere il sussidio da marzo e percepisco esattamente 500 euro al mese. Siamo due in famiglia, io e mia moglie. Non c’è un modo per prendere di più a prescindere dagli aumenti che ci darà l’INPS?”

Nel 2025 Assegno di Inclusione più alto, ma da cosa dipende?

Partiamo dal capire come funziona l’Assegno di Inclusione dal punto di vista strutturale della misura. Il sussidio è erogato a nuclei familiari al cui interno ci sono soggetti che hanno più di 60 anni di età, meno di 18 anni, invalidi almeno al 67%, presi in carico dai servizi sociali e sanitari o con carichi di cura per i loro stessi familiari.

Se in una famiglia ci sono solo soggetti tra i 18 e i 59 anni di età, senza altre problematiche come quelle prima elencate, l’Assegno di Inclusione non è fruibile e si deve richiedere il Supporto Formazione e Lavoro.

La misura dura 18 mesi ed è rinnovabile di 12 mesi in 12 mesi, passando tra un rinnovo e l’altro attraverso un mese di pausa, che è il periodo necessario per la presentazione della nuova domanda.

Quindi, chi ha percepito il sussidio ininterrottamente da gennaio 2024 a dicembre 2024, nel 2025 lo percepirà fino a giugno, poi a luglio ci sarà lo stop di un mese e riprenderà da agosto se a luglio viene presentata la nuova domanda.

Assegno di Inclusione, come calcolare l’importo spettante anche per il 2025

L’importo del sussidio varia da famiglia a famiglia in base al numero di componenti presenti, se rientrano tra i beneficiari dell’Assegno di Inclusione. Fermo restando che il beneficio si divide in due parti: una componente di integrazione al reddito e una componente relativa all’eventuale canone di affitto.

La componente reddituale di integrazione è fino a un massimo di 500 euro per un single. Se il single percepisce 100 euro al mese da un’altra fonte di reddito, il suo sussidio scende a 400 euro al mese. L’importo dell’Assegno di Inclusione non si adegua al tasso di inflazione.

In pratica, chi nel 2024 percepisce 500 euro al mese, se non cambiano le sue condizioni reddituali o familiari, continuerà a percepire sempre 500 euro al mese, indipendentemente dalla perdita del potere d’acquisto dell’euro.

Come cambiano gli importi del sussidio e da cosa dipende

Eppure, proprio alla luce di questo meccanismo di funzionamento, nel 2025 c’è chi effettivamente andrà a percepire cifre maggiori di Assegno di Inclusione. Così come ci sarà sicuramente chi percepirà di meno. E naturalmente ci sarà chi nel 2025 verrà escluso dal sussidio percepito nel 2024, mentre, al contrario, ci sarà chi, escluso nel 2024, lo percepirà nel 2025.

Ripetiamo: tutto ciò che può cambiare dell’Assegno di Inclusione, soprattutto sugli importi, prescinde da novità introdotte dai legislatori o da regole e normative che incidono in misura diversa sul sussidio.

Ciò che cambia dipende dalla situazione specifica di un beneficiario e della sua famiglia.

Le scale di equivalenza, i calcoli e come varia l’Assegno di Inclusione nel 2025

Il sussidio funziona attraverso scale di equivalenza. Un singolo beneficiario in un nucleo familiare ha una scala di equivalenza pari a 1. Ecco perché si percepiscono 500 euro di sussidio se non ci sono altri redditi. L’importo massimo di 500 euro moltiplicato per la scala 1 dà 500 euro. Ogni altro componente over 60 dà diritto a un’aggiunta di 0,40, portando la scala di equivalenza a 1,4 per una famiglia composta da due over 60.

In questo caso, 500 euro vengono moltiplicati per 1,4 e quindi il sussidio sale a 700 euro. In presenza di un invalido si aggiunge 0,5 alla scala. Con un componente preso in carico dai servizi sociali e sanitari si aggiunge 0,3. Per ogni minorenne fino al secondo 0,15 e per ogni minore successivo al secondo 0,10.

Cosa può cambiare sugli importi dell’Assegno di Inclusione nel 2025 rispetto al 2024 è di facile interpretazione. Ogni variazione nella composizione del nucleo familiare può produrre un incremento dell’importo del sussidio (ma anche una diminuzione, naturalmente). Così come ogni variazione patrimoniale o reddituale ha lo stesso effetto.

Ecco alcuni esempi di Assegno di Inclusione in aumento nel 2025

Come detto prima, se una famiglia composta da due persone, di cui solo una nel 2024 over 60, nel 2025 diventa una famiglia con due persone over 60 (perché anche il secondo soggetto compie 60 anni), ecco che da 500 euro la famiglia passerebbe a percepire 700 euro, fermo restando il godimento di tutti gli altri requisiti.

Allo stesso modo, una famiglia in cui arriva un minorenne, se percepiva solo 500 euro al mese nel 2024, grazie al nuovo arrivo percepirà 575 euro al mese. Se invece in famiglia arriva un invalido, perché per esempio un componente nel 2025 viene riconosciuto con invalidità almeno al 67%, ecco che da 500 euro si passa a 750 euro.

Naturalmente, tutto cambia anche in caso di variazioni nella situazione reddituale della famiglia.

Se il sussidio era di 400 euro al mese in presenza di un’altra fonte di reddito da 100 euro al mese. E se questa fonte di reddito sparisce, ecco che da 400 si torna a percepire 500 euro. Gli esempi precedenti sono tutti casi in cui l’importo dell’Assegno di Inclusione varia a favore dei beneficiari. Naturalmente può succedere pure il contrario.

Il decesso di un beneficiario presente nel nucleo familiare, il passaggio da minorenne a maggiorenne di un altro, oppure la revisione negativa di uno stato di invalidità portano a un taglio del sussidio precedentemente percepito. Così come lo riduce anche la sopraggiunta fonte di reddito che prima era assente.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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