Incentivare le assunzioni è sempre una priorità in Italia, soprattutto perché ci sono particolari categorie di contribuenti che necessitano di sostegno. Parliamo, in particolare, di giovani e donne, categorie che incontrano maggiori difficoltà nel trovare lavoro. Su questo punto è intervenuto il governo, con il benestare della Commissione europea, poiché l’UE ha approvato le misure italiane che introducono nuovi bonus sulle assunzioni, mirati proprio a favorire l’occupazione di queste fasce di popolazione.
Nel 2025 nuovi bonus assunzioni, ecco le varie soluzioni che ci sono
Giovani e donne continuano a fare i conti con precariato, difficoltà nel trovare lavoro e disoccupazione. In particolare nel Sud Italia, dove i problemi occupazionali restano gravi.
Per questo motivo, il governo ha deciso di sostenere ulteriormente l’occupazione attraverso il Decreto n. 60 del 2024, noto come Decreto Coesione, che prevede un nuovo finanziamento per gli incentivi alle assunzioni.
Secondo le previsioni dei legislatori, il provvedimento dovrebbe rilanciare l’occupazione dei soggetti e nelle aree già menzionate, creando oltre 180.000 posti di lavoro a tempo indeterminato.
Ecco le dotazioni e i progetti per favorire l’occupazione
Con 1,1 miliardi di dotazione, il piano del governo ha ottenuto il placet della Commissione UE. Gli incentivi e i bonus assunzioni sono rivolti a coloro che, in virtù della loro categoria, registrano tassi più elevati di disoccupazione e precariato. Vengono definiti fragili o vulnerabili, poiché incontrano maggiori difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro.
Non sorprende che, tra uomini e donne, siano i primi a trovare più facilmente un impiego, così come non stupisce che in alcune regioni dello Stivale le opportunità di lavoro siano ancora scarse.
Per questo, gli incentivi puntano a dare maggiori possibilità a giovani sotto i 35 anni e donne (preferibilmente residenti nel Mezzogiorno), privi, nella loro breve storia lavorativa, di assunzioni a tempo indeterminato o di contratti di lavoro negli ultimi 6 mesi.
Ecco i nuovi bonus assunzioni 2025
I bonus assunzioni consistono in veri e propri sgravi contributivi a favore dei datori di lavoro che assumono con contratti a tempo indeterminato. Si tratta di uno sgravio totale, fino a un massimo di 650 euro al mese, fruibile per 24 mesi (i primi due anni di assunzione), purché il contratto sia sottoscritto nel corso del 2025.
A sostegno dell’efficacia di questi provvedimenti intervengono i giudizi positivi della Commissione europea. Che ha riconosciuto la validità dell’iniziativa per promuovere un’occupazione il più possibile stabile. Soprattutto nelle categorie che presentano livelli occupazionali più bassi non solo rispetto alle regioni italiane più virtuose, ma anche al resto dei Paesi UE.
La mappa delle agevolazioni per chi assume è vasta
Nel ventaglio di misure (i cosiddetti bonus assunzioni) approvate anche dalla UE rientra l’esonero contributivo per l’assunzione di giovani under 30, mai assunti a tempo indeterminato, che garantisce al datore di lavoro un risparmio pari al 50% della retribuzione lorda, fino a 3.000 euro annui.
È già stato menzionato l’esonero contributivo al 100%. E fino a 650 euro per under 35 e donne mai assunte a tempo indeterminato e disoccupate da almeno 6 mesi.
A condizione che risiedano nel Mezzogiorno.
Deve essere inoltre sottolineato il bonus destinato alle piccole aziende con meno di 10 dipendenti. Anche in questo caso, se l’assunzione avviene nelle regioni del Sud (Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), è previsto uno sgravio di 650 euro al mese per 24 mesi. Oppure un esonero contributivo decrescente, pari al 25% nel 2025 e in progressiva riduzione fino al 15% entro il 2029.
Un’altra importante misura è la deduzione IRPEF e IRES al 130% in caso di assunzione di persone fragili. Selezionate non solo tra giovani e donne, ma anche tra disabili e vittime di violenza.
Infine, assumere beneficiari di misure a sostegno della povertà, come l’Assegno di Inclusione (ADI) e il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), dà diritto a ulteriori agevolazioni. Se il contratto è a tempo indeterminato, lo sgravio contributivo è al 100% fino a 8.000 euro annui. Se è a tempo determinato, lo sgravio è al 50% fino a 4.000 euro.