Se è vero che il 2027 diventa un anno molto importante per il capitolo previdenziale di fatto potremmo trovarci in una specie di nuova riforma delle pensioni anche se nessuno la carità in questo modo. L’attenzione dei media e dei tecnici è tutta rivolta al fatto che dal 2027 potrebbero salire di tre mesi i requisiti per andare in pensione. Fin qui nulla di strano. Perché in effetti, siamo in attesa che il governo decida se confermare l’aumento dei requisiti derivante dall’aspettativa di vita certificata dall’Istat. Però è anche vero che si aprono scenari particolari per tutte le pensioni e non soltanto per la pensione di vecchiaia collegata all’aspettativa di vita.
Con l’aumento di tre mesi paventato sull’età pensionabile per le pensioni di vecchiaia, andrebbero ad essere ritoccate anche tante altre misure pensionistiche. Il che significa rivoluzionare completamente il sistema pensionistico. Non sarà una riforma strutturale delle pensioni nel 2027, ma ci va davvero molto vicino.
Cosa accade alle pensioni ordinarie e strutturali del sistema nel 2027
Se il governo non riuscirà nell’impresa di trovare le risorse per detonare l’aumento di 3 mesi dell’età pensionabile, nel 2027 si potrebbe arrivare alla seguente situazione. Per andare in pensione con le due misure ordinarie e strutturali del sistema, ci vorranno 3 mesi in più. Di età per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia. Di contributi versati per quanto riguarda le pensioni anticipate ordinarie che, come sempre, sono scollegate da qualsiasi requisito anagrafico. Nel dettaglio le pensioni di vecchiaia 2027 saranno fruibile con:
- almeno 67 anni e 3 mesi di età;
- almeno 20 anni di versamenti;
- una pensione non inferiore all’importo dell’assegno sociale per chi ha il primo versamento successivo al 31 dicembre 1996.
Invece passando alla pensione anticipata ordinaria, ci saranno le seguenti condizioni;
- almeno 43 anni ed un mese per gli uomini;
- almeno 42 anni ed un mese per le donne;
- finestra di decorrenza di tre mesi a partire dal mese successivo a quello di maturazione dei requisiti.
Nel 2027 la riforma delle pensioni, anche se nessuno la chiamerà così
Alla luce di quanto scritto, possiamo chiederci se è lecito parlare di una riforma delle pensioni per il solo fatto che sale di tre mesi l’età pensionabile e di 3 mesi la carriera utile alle pensioni anticipate. Secondo noi anche se nessuno si azzarderà a chiamare riforma delle pensioni questo inasprimento, l’utilizzo di questa definizione non è campato in aria. Perché i 3 mesi in più a cascata, potrebbero finire con il riguardare anche altre misure.
Per esempio anche la pensione anticipata contributiva verrebbe penalizzata da questo ennesimo inasprimento dei requisiti di accesso alle pensioni. Oggi la misura consente di andare in pensione con 64 anni di età e con 20 anni di contributi. Ma con una finestra di 3 mesi per la decorrenza. Ed oltretutto, solo se i richiedenti raggiungono una pensione pari a 3 volte l’assegno sociale (2,8 volte per le donne con un figlio, 2.6 volte per le donne con più figli).
Se entrasse in vigore l’inasprimento, i requisiti dal 2027 sarebbero i seguenti:
- almeno 64 anni e 3 mesi di età;
- almeno 20 anni di versamenti;
- finestra di attesa di 3 mesi per la decorrenza;
- pensione pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale e con sconti per le donne madri.
Perché le modifiche a cascata produrrebbero una riforma delle pensioni dal 2027
Diventerebbe meno favorevole la pensione anticipata contributiva che tra inasprimento e finestra, finirebbe con l’arrivare a 64 anni e 6 mesi. Una delle misure più favorevoli per andare in pensione per soggetti che hanno il primo accredito contributivo a qualsiasi titolo, dopo il 1995, perderebbe una parte del suo vantaggio. Ma sempre per i contributivi puri, anche la pensione di vecchiaia peggiorerebbe. Parliamo della pensione che oggi si centra a 71 anni di età. La misura, esclusivamente destinata ai contributivi, diventerebbe più lontana. Infatti nel 2027 si potrebbe arrivare a:
- almeno 71 anni e 3 mesi;
- almeno 5 anni di versamenti.
Tutte le altre modifiche che fanno pensare ad una riforma delle pensioni vera nel 2027
Tralasciando ciò che accadrebbe anche alle misure di oggi che però non è certo che resteranno in vigore nel 2027, visto che sono sperimentali (Ape sociale, quota 103, opzione donna), cos’altro cambia? Se sale a 67 anni e 3 mesi l’età pensionabile vigente, salirà così anche l’età di uscita per l’Assegno Sociale. Significa che anche la principale misura assistenziale dell’INPS per chi non matura il diritto alla pensione, si inasprisce. Serviranno 67 anni e 3 mesi anche per le casalinghe o per chiunque altro voglia andare a richiedere l’Assegno Sociale perché non ha versato mai contributi, o perché ne ha versati pochi, e perché ha redditi entro le soglie prestabilite.
Se mai dovesse salire di tre mesi la pensione anticipata ordinaria senza limiti di età, salirebbe anche la quota 41 per i precoci. La misura che oggi permette a chi appartiene a specifiche categorie come lo sono gli invalidi, i disoccupati, i caregivers e gli addetti al lavoro usurante e gravoso, di uscire con 41 anni di versamenti, verrebbe modificata. I nuovi requisiti dal 2027 sarebbero:
- almeno 41 anni e 3 mesi di contributi;
- almeno un anno versato prima dei 19 anni di età;
- finestra di tre mesi per la decorrenza del trattamento.
Ok, forse è esagerato parlare di riforma delle pensioni dal 2027, ma come si evince, le variazioni sarebbero quanto meno significative. E soprattutto, sarebbero molto importanti rispetto ai requisiti odierni. Ma poi, se il governo riuscirà a detonare il tutto, bloccando con il decreto atteso entro la fine del 2025, allora tutto quello che abbiamo detto non diventerebbe realtà.
Bel paese di merda
C’è chi prende 20000 sl mese e chi 600 euro
Morte a tutti i politici
Che miserie ragazzi, hanno bisogno di rubare 3 mesi anche a chi va in pensione nel 2027 dopo 43 anni di lavoro…
Stanno raschiando il fondo del barile altro che aspettative di vita….
Cominciassero a tagliarsi un pó di privilegi…
Peró 2%del Pil in armamenti a tutti i costi…..
Investiteli nel paese i soldi, non in armi!!!!
Veramente stiamo sprofondando nel ridicolo, i soldi,gli aumenti per i politici si trovano,per le pensioni di chi la lavorato e pagato le tasse non ci sono, governo di merda