Con il varo dell’assegno unico e universale sui figli a carico sotto i 21 anni di età, il perimetro delle misure destinate a famiglie con figli si è drasticamente ridotto. Poche le misure rimaste in funzione. Perché l’assegno unico dal mese di marzo del 2022 ne ha assorbite molte. Sono sparite per esempio le detrazioni per i carichi di famiglia per i figli sotto i 21 anni. E sono spariti anche gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF), il bonus bebè, il premio alla nascita conosciuto anche come “bonus mamma domani”. Ma per esempio sono rimasti il bonus asilo nido, come contributo statale per il pagamento della retta dell’asilo nido delle famiglie, e l’assegno di maternità dei Comuni.
Ed è su quest’ultimo che ci concentriamo oggi rispondendo a una nostra lettrice che sta per diventare mamma per la seconda volta.
“Salve, sto aspettando la mia seconda figlia. A settembre, se tutto va bene, dovrei partorire e mi chiedevo una cosa. Nel 2018, quando nacque la mia primogenita, ho preso, in qualità di mamma casalinga, circa 1.700 euro come assegno dal Comune. Vivo a Piacenza e non so se anche stavolta ho diritto a un bonus di questo tipo. Perché so che non godrò del bonus bebè che invece ho preso per la mia prima figlia fino ai suoi 3 anni di età. Credo che per via dell’assegno unico, tutti i bonus che prima erano prendibili adesso non lo sono più. Mi dite cosa posso prendere per mia figlia se è sparito anche il bonus del Comune?”
Ecco per le neo mamme, il bonus da oltre 1.900 euro e va richiesto entro 6 mesi dalla nascita
Si chiama esattamente assegno di maternità dei Comuni ed è un premio alle nascite che ormai dal 2001 viene erogato a determinate madri. Ed è un bonus che non ha subito cambiamenti e che è ancora vivo e vegeto nonostante l’assegno unico e universale. Infatti questo assegno di maternità dei Comuni nacque con il