Neonato che piange di notte: in condominio non si dorme più. E’ previsto un rimborso? | La Redazione risponde

Se il neonato piange troppo, soprattutto di notte, hanno ragione i condomini a lamentarsi? Qual è il limite di sopportabilità? Lo avete chiesto alla nostra redazione
7 anni fa
1 minuto di lettura

Vivo vicino ad una giovane coppia che ha avuto un neonato che piange di continuo anche per tutta la notte. Ci tengo a precisare che non sono un bacchettone insensibile anche se non ho figli capisco che non sempre sia facile per i neogenitori, soprattutto senza esperienza, gestire le nottate in piedi. Ma qui si tratta di non avere assolutamente rispetto per noi altri condomini: da settimane nessuno dorme più perché le pareti sono sottili. Abbiamo proposto soluzioni di isolamento acustico o anche proposte meno costose come quella di trasferirsi temporaneamente a casa dei nonni (che conosco e che so sarebbero disposti ad ospitare madre e figlio) ma c’è stato un rifiuto secco e anche maleducato. Ho letto con interesse il vostro articolo sulle multe al padrone del cane che abbaia troppo forte. Se è il neonato che piange invece che cosa prevede il diritto? Grazie. A.P.

Rispondiamo a questo quesito giuridico che ci è giunto in redazione in seguito all’articolo sulle multe ai cani che abbaiano troppo e in merito alla gestione del pianto del neonato, soprattutto nelle ore del riposo.

Anche in questo caso la regola è quella della “normale tollerabilità”. Ma chi stabilisce la soglia? Non è sempre facile, vista anche la particolarità del caso e dell’evento. Sicuramente il buon senso, da parte dei neogenitori e dei condomini, aiuta a gestire la situazione nel modo più civile possibile. Ma non è escluso che si finisca in tribunale per il disturbo della quiete quando il neonato piange troppo. La legge infatti tutela i rapporti di buon vicinato ma non possiamo non considerare anche il solidarietà sociale; sarà il giudice a stabilire il giusto compromesso tra le diverse esigenze delle parti. Nei casi più gravi può essere imposto un intervento di insonorizzazione delle pareti divisorie. La decisione quindi può essere diversa di caso in caso e la consulenza del CTU può essere di aiuto.

Speriamo in questo modo di aver risposto esaustivamente ai dubbi del nostro lettore. Se hai quesiti su questo o altri argomenti ispirati dai nostri articoli non esitare a scrivere ad [email protected].

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Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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