Netflix sul telefono: si paga il canone RAI? Attenzione alle novità sull’addebito

Il canone RAI sul telefono rappresenta una possibilità per il 2022. Le entrate servirebbero al Gruppo RAI per sopperire ai minori introiti degli ultimi anni
3 anni fa
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Netflix sul telefono: si paga il canone RAI? Attenzione alle novità sull'addebito

Il Gruppo RAI, per tramite dell’amministratore Carlo Fuortes, denuncia un calo di entrate per oltre 792 milioni di euro. Da qui l’ultima delle proposte è quella di estendere il canone RAI sul telefono ed altri dispositivi multimediali (tablet, computer, ecc.).

Molti sono, oggi, gli utenti che guardano film e programmi televisivi su cellulari e tablet e ciò anche grazie alla possibilità di scaricare diverse applicazioni che lo consentono (Netflix, Premium Video, ecc.).

Il presupposto del canone RAI oggi

La possibilità che sopraggiunga il canone RAI sul telefono stravolgerebbe che ad oggi è il presupposto della tassa.

Il canone, infatti, oggi è dovuto sul possesso dell’apparecchio televisivo. Obbligato a pagarlo è chiunque detenga TV in casa. Non è pagato per ciascun televisore posseduto in famiglia ma solo una sola volta per anno.

Oggi è pari a 90 euro annui, addebitati direttamente nella fattura dell’utenza elettrica domestica residenziale (tipo D2) in quote bimestrali da 18 euro ciascuna.

Canone RAI sul telefono: la possibile novità 2022

L’eventuale canone RAI sul telefono, inoltre, porterebbe con sé anche la non più validità del chiarimento fornito dalla RAI stessa in merito ai computer (anch’essi considerati dispositivi portatili al pari dei cellulari). Ad oggi, infatti, a tal proposito è precisato che

di per sé i computer, se consentono la visione dei programmi televisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare non sono assoggettabili a canone.

Estendendo la tassa ai dispositivi multimediali si renderebbe, quindi, obbligatorio il canone anche laddove si dovessero guardare film e programmi via Internet (streaming).

Si consideri altresì che il canone è dovuto (oggi) a prescindere dalla circostanza che il cittadino guardi o meno, per sua scelta, i programmi RAI. Chi ad esempio ha il televisore in casa e guarda solo altri canali diversi dalla RAI oppure solo Netflix deve, comunque, pagare la tassa (che come detto, colpisce il solo fatto di possedere il televisore).

Stesso principio, l’Amministratore del Gruppo RAI, Fuortes, pertanto, potrebbe valere anche per il canone RAI sul telefono.

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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