La nuova ondata di contagi che sta colpendo il nostro paese a causa della variante Omicron 2, rischia di far saltare le riaperture? Dal 1 aprile, in base al nuovo decreto Covid-19, si partirà con l’addio alle misure restrittive a partire dalla scadenza dello stato d’emergenza, passando per l’addio al Green Pass per bar e ristoranti all’aperto fino al 1 maggio, quando il Certificato Verde sarà abolito ovunque e anche le mascherine al chiuso andranno in pensione.
Quarta dose, si allarga la platea?
Ora, con l’arrivo di Omicron 2 e i contagi sempre più in salita, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco si riunirà per decidere se ampliare la quarta dose ad un nuova platea.
Addio Green Pass a rischio se aumentano di nuovo i contagi?
Ma non finisce qui, infatti la nuova ondata, se davvero di questo si tratterà, potrebbe rallentare il percorso delle riaperture previsto da aprile. Mancano infatti ancora 7 milioni di italiano senza dose booster. Secondo Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit):
“La variante Omicron 2, BA.2., ha preso il sopravvento su Omicron. E ormai vediamo nei nuovi contagiati solo questa. Chi non è vaccinato può rischiare un quadro clinico severo e anche di finire in terapia intensiva. Mentre chi è immunizzato non ha grandi conseguenze. “L’alto tasso di reinfezioni che stiamo registrando con Omicron 2, anche in chi è immunizzato con tre dosi ci induce a pensare che la risposta immunitaria sia inferiore rispetto a Delta.
Ma comunque il booster va fatto perché è l’unico strumento che ci mette in sicurezza dalla malattia severa”
Gli esperti, infatti, sembrano concordi sul fatto che Omicron 2 è molto più contagiosa e chi non è vaccinato o è fragile rischia la malattia severa, senza contare il rischio di una nuova ondata a giugno secondo il parere del virologo Pregliasco. Per questo, se davvero ci sarà un aumento esponenziale dei casi non è affatto da escludere che si potrebbe tornare indietro su certi decisioni come l’addio al Green Pass dal 1 maggio. In Austria, ad esempio, dopo l’incremento dei casi, si tornerà all’obbligo di mascherina Ffp2 in ambienti chiusi a meno che non ci sia stato un controllo sul green pass (3-G) all’ingresso.
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