Così si fa davvero difficile riuscire ad andare avanti, le proteste degli studenti si stanno facendo sentire, ma non hanno ancora portato i loro frutti. Gli affitti delle città universitarie sono divenuti ormai insostenibili, i prezzi sono alle stelle e i ragazzi non ce la fanno più. Quali sono le città più care? Ce lo dice questa speciale classifica.

Prezzi folli per il canone della casa

Per gli studenti sta diventando sempre più dura, si parla di singole stanze che arrivano a costare diverse centinaia di euro.

Per molti lettori potrebbe essere insolito, ma in realtà i giovani che vanno a studiare in altre città (studenti fuori sede) è prassi comune. Solitamente, infatti, i ragazzi optano per l’affitto di una stanza all’interno di appartamenti messi in affitto proprio per giovani studenti. In questo caso possono dedicarsi allo studio senza impegnarsi in contratti di affitto a lungo termine, ma a quanto pare la spesa non è affatto vantaggiosa, soprattutto negli ultimi tempi. sono soprattutto le province universitarie ad aver alzato il prezzo, forti proprio del fatto che certi appartamenti serviranno agli studenti per avere un appoggio durante il loro periodo di studio.

Ma qual è la città che ha gli affitti più alti? Secondo gli ultimi dati, la media da capogiro la registra Milano, dove una stanza è arrivata addirittura a costare in media 628 euro. In generale si registra comunque un aumento di +11% in tutto il paese, con Bologna e Roma che completano il podio. Restringendo invece il campo al periodo tra ottobre e marzo, le città che hanno registrato gli aumenti più alti sono Bari e Palermo. Naturalmente, gli studenti non stanno a guardare e cercano di reagire attivamente alla cosa. Emblematica in questo senso la protesta di una giovane studentessa, Ilaria Camera, che ha dormito alcune notti in tenda davanti al Policlinico di Milano al fine di portare all’opinione pubblica il problema degli affitti nel nostro paese.

Una situazione insostenibile

Mentre l’inflazione continua a mietere vittime, anche gli affitti delle città universitarie stanno diventando sempre più un problema. Parliamo di appartamenti riservati a ragazzi che non hanno ancora un lavoro, o almeno non una professione stabile e vantaggiosa a livello economico, per cui sono in grande difficoltà a pagare somme così alte. Secondo i dati raccolti dagli analisti, i costi più alti si verificano nelle aree più ricercate dagli universitari, ossia nelle zone Quadronno e Guastalla, vicine alla Bocconi. In queste zone si parla di stanze che arrivano a costare 25 euro al metro quadrato. Il problema però non è proprio recente, visto che la situazione è questa ormai da anni.

A quanto pare, però, solo negli ultimi mesi l’opinione pubblica si sta interessando alla cosa, forse anche per merito delle proteste dei giovani interessati. Ad ogni modo, la situazione di Milano è emblematica. Il capoluogo lombardo segna più di 160 euro di differenza rispetto alle altre due città sul podio: Bologna con 467 e Roma con 452 euro. Brutte notizie anche per gli studenti che studiano a Perugia. Questa città era tra quelle che presentava gli affitti più bassi, in media intorno ai 275 euro, ma negli ultimi mesi si è registrato un aumento del 14,4%.

Affitti città universitarie, la classifica

Ricapitolando, secondo i dati raccolti da Idealista, Milano è al primo posto con una media di 628 euro mensili a stanza. Come detto, il podio è completato da Bologna con 467 euro e Roma con 452 euro. Le altre posizioni della classifica sono occupate da Firenze, Venezia, Modena e Verona, che hanno tutte una media di circa 400 euro al mese. Completano la top ten Padova, Brescia e Napoli. Forse è il caso che la situazione venga regolamentata dalle autorità, al fine di scongiurare quella che sta diventando a tutti gli effetti una vera e propria speculazione.