Un altro colosso si aggiunge alla scelta di Netflix, quella di bloccare la condivisione delle password relative agli account. Stiamo parlando di Disney+, la popolare piattaforma streaming di Topolino, proprietaria di non pochi franchise, su tutti Star Wars e Marvel. A quanto pare il CEO dell’azienda ha rivelato dichiarazioni importanti in merito, ma gli utenti italiani non la stanno prendendo affatto bene.

La fine di un’era

Tra i commenti sui social c’è chi vede a questa scelta come la fine di un’era.

E a conti fatti, se davvero così fosse, possiamo dire che lo streaming è durato davvero poco. In meno di 10 anni infatti potrebbe già aver dato inizio alla sua fase calante, quella che potrebbe portarlo a sparire. Mettiamo le cose in chiaro, non siamo molto d’accordo con tale prospettiva, crediamo invece che sarà il mercato a cambiare, mentre il prodotto in sé troverà nuove formule per sopravvivere. L’intrattenimento è alla base dell’attività umana e non potrà mai finire. Esiste perché esiste l’uomo e al momento quello di usufruire dei contenuti in streaming è ancora una delle principali forme di svago. Finirà solo quando sarà soppiantata da una nuova forma più adatta ai tempi, e non perché i prezzi sono poco appetibili.

Insomma, se proprio la gente non riuscirà a star dietro ai costi di queste piattaforme, saranno i costi a cambiare, con nuove strategie e nuove tattiche rivolte ai compratori. Ma torniamo alla notizia in sé, ossia alla decisione da parte di Disney+ di dire stop alla condivisione delle password, scelta già fatta da Netflix lo scorso anno e scopertasi decisamente fortunata. Il CEO Bog Iger ha infatti annunciato che da giugno partirà il blocco in alcuni paesi. Non ha specificato quali, ma a precisato che poi entro settembre tale misura sarà estesa a tutti gli altri Paesi in cui il servizio è disponibile.

Insomma, fine della pacchia. Non sarà più possibile dividere l’abbonamento con altri amici o parenti.

Disney+, fine della festa

Da giugno parte la nuova politica, mentre entro settembre tutti i paesi dovranno fare i conti con la scelta di Disney+ di interrompere la condivisione della password del proprio account. La scelta fu molto criticata lo scorso anno quando fu Netflix a metterla in pratica. Si disse inizialmente che tale politica avrebbe rovinato ancora di più il re dello streaming, e invece la sua strategia ha pagato. Pare infatti che i numeri siano in netto rialzo, anche se probabilmente ciò che ha maggiormente funzionato è il fatto che i prezzi siano effettivamente calati grazie all’arrivo della pubblicità (e ora il vero nemico di Netflix sembra essere solo la pirateria). Immaginiamo che anche Disney+ voglia percorrere questo sentiero e che quindi stia pensando di poter aumentare il numero dei suoi abbonati in questo modo.

Sui social però ci sono tantissime persone che minacciano di disdire l’abbonamento, e c’è chi dice di averlo addirittura già appena fatto. A dire il vero, molti aggiungono una motivazione importante a tale scelta: “tanto non ho più tempo di guardarla”. Questo è un segnale che può cambiare le carte in tavola e rischiare davvero di far saltare il banco. Come dicevamo, non crediamo che lo streaming stia davvero finendo, a meno che gli utenti non si stiano effettivamente stancando. Il mercato ha avuto una vera e propria esplosione durante la pandemia ed era naturale che dopo tale exploit, arrivasse poi la fase calante. C’è però da dire che ancora oggi il mercato sembra saturo, troppe piattaforme e offerta troppo frammentaria. Nuove forme di intrattenimento avanzano, e quindi il rischio di un nuovo cambio di paradigma non è poi così impossibile.

I punti salienti…

  • da giugno parte il blocco della condivisione di Disney+;
  • ignoti i Paesi che sperimenteranno, ma entro settembre riguarderà tutti;
  • sui social c’è già chi afferma di aver disdetto l’abbonamento.