I precari della PA possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. In arrivo aumenti in busta paga a gennaio per i dipendenti pubblici, i quali sono per l’appunto previsti anche per i precari che erano stati esclusi dall’anticipo natalizio “una tantum”. Si tratta di quella che è la prima rata relativa agli aumenti contrattuali, i quali hanno potuto godere di uno stanziamento di ben 5 miliardi di euro.

Il nuovo stanziamento dei contratti

5 miliardi di euro sono stati stanziati dal Governo per il rinnovo del contratto del publico impiego.

Di questi, due miliardi verranno anticipati a dicembre con la tredicesima. Nello specifico, secondo i calcoli della relazione tecnica effettuata sulla Legge di Bilancio 2024 calcola l’incremento nelle buste paga del 5,70% per 1,9 milioni di dipendenti della Pa. Per quanto concerne gli altri 1,39 milioni di dipendenti pubblici della Sanità e degli enti locali, la situazione è diversa. In questo caso, infatti, saranno i rispettivi comparti a trovare le risorse nei loro bilanci per finanziare gli aumenti dei dipendenti. La manovra va a collegarsi al cosiddetto decreto Anticipi e colma un gap, visto che i precari, ossia coloro che lavoravano nel pubblico ma con contratto a tempo determinato, erano rimasti fuori da tale decreto.

Si tratta di circa 420 mila statali con contratto a tempo determinato, i quali possono quindi tirare un sospiro di sollievo. Il Governo, con la sua tanto discussa Manovra 2024, la quale ha comunque fatto storcere il naso a molti, è riuscito ricordarsi di loro, anche se in extremis, ed ha colmato questo gap. Previsti quindi aumenti in busta paga a gennaio. Ciò significa che, anche coloro che erano stati tagliati fuori dal decreto Anticipi, riceveranno i benefici annunciati a partire dal primo mese del prossimo anno. In termini pratici, niente regalone di Natale sottoforma di tredicesima abbondante, ma comunque la possibilità di recuperate ciò che spetta loro a partire dall’anno nuovo.

Aumenti in busta paga gennaio, esempi pratici

Cerchiamo di capire ora con esempi pratici a quanto ammonteranno gli aumenti in busta paga di gennaio, che verranno poi seguiti dalle successive rate previste durante il prossimo anno. In sostanza, per quanto riguarda ad esempio il comparto scuola dell’infanzia, l’aumento sarà di circa 50-70 euro, dato che la nuova indennità di vacanza passerà dall’attuale range compreso tra 8,79 e 12,72 euro, tenendo presente in questo calcolo che contano anche gli anni di anzianità del dipendente. Per quanto riguarda scuole medie e superiori, l’indennità per gli insegnanti oscillerà tra 63 e 99 euro, contro un importo che oggi va dai 9,52 euro ai 14,79 euro. Interessanti i calcoli effettuati anche per il settore sanitario.

I questo caso i precari conteggiati sono circa 60 mila. Per loro l’aumento sarà tra i 50 e i 90 euro, a seconda degli inquadramenti. Anche in questo caso si tratta di un incremento impostante, visto che ad oggi invece è tra 7,55 e 13,37 euro. Questa notizia va a compensare in parte anche la brutta situazione che invece i diretti interessati si sono trovati a leggere in merito ala stretta sulle pensioni. I tagli alla manovra hanno infatti influenzato non poco questo aspetto per i dipendenti pubblici e senza dubbio rimane comunque un boccone difficile da ingoiare, soprattutto per coloro che pensavano di avere un certo salario assicurato dopo la fine dei propri anni di lavoro.

I punti chiave…

  • annunciati nuovi annuenti in busta paga per i dipendenti pubblici;
  • il decreto stavolta comprende anche i dipendenti Pa, coloro con contratto a tempo determinato;
  • gli aumenti verranno elargiti mensilmente a partire da gennaio 2024.