Clamoroso flop per le auto elettriche, il momento per questa specifica categoria dell’automotive si sta facendo sempre più delicato e ormai sembra evidente che, almeno nel nostro Paese (ma non solo), il rallentamento del settore è dietro l’angolo. Insomma, altro che rivoluzione immediata, c’è il rischio che tutta l’industria che spinge verso la sostenibilità sia a breve costretta a fare marcia indietro. Ma perché questa brutta sensazione? Gli indizi ci portano a pensare a questo e ora arriva anche un ulteriore tassello a confermarlo, visto che molti proprietari di questi veicoli sembrano rimpiangere quelli termici.

Si stava meglio quando si stava peggio

Il vecchio adagio conservatore trova sempre nuovi proseliti. Anche per le auto elettriche a quanto pare c’è da riservare lo stesso trattamento. I suoi proprietari rimpiangono ora addirittura i veicoli a combustione, i cosiddetti veicoli ICE. Lo studio ci viene dagli esperti di McKinsey e ci ribadiscono tutte le difficoltà riscontrate ancora oggi dalle macchine BEV. Alcuni colossi del settore stanno prendendo coscienza della situazione, Volkswagen ad esempio vuole puntare ancora sui veicoli a combustione, dimostrando quindi che la crisi del settore non è soltanto in Italia. A conti fatti, tutta l’Europa appare fortemente in affanno, con la sola Norvegia ad avere più veicoli BEV che termici nelle sue strade, merito però di un impegno che dura da 30 anni circa.

Dunque, se le auto ibride si sono bene integrate anche nel nostro Paese e rappresentano oggi una realtà già quasi consolidata, per quelle a zero emissioni il discorso è completamente diverso. La ricerca è stata condotta in 15 diversi stati e prende in esame ben 30 mila consumatori possessori di auto non solo elettriche. Ebbene, il 29% dei proprietari di veicoli BEV ha affermato che se ne avesse la possibilità tornerebbe alle macchine a combustione. L’ostilità riscontrata negli Stati Uniti però non si ferma qui, visto che il 46% dei proprietari di full Electric afferma che tornerebbe al termico.

Auto elettriche, flop clamoroso?

Questo clima di ostilità potrebbe ripercuotersi anche sulla scena politica del Paese a stelle e strisce, se è vero che il candidato Trump sembra voler fare della lotta alle auto elettriche il suo cuore all’occhiello della presidenza. L’ex presidente, infatti, ha affermato che vuole addirittura vietarne la vendita negli Stati Uniti. Ci sono ovviamente forti motivi politici anche in questa scelta, oltre come al solito a cercare di aggrapparsi alla pancia dell’elettorato più populista e reazionario. Sappiamo bene però che la minaccia cinese è un grande problema per tutto il resto dell’economia mondiale e forse, se non si ha la forza di diventare un competitor, l’unica soluzione è quella di abbandonare proprio tale tecnologia, o almeno sembra essere questa la soluzione offerta dalle destre.

In questo scenario, però, c’è da capire bene come può collocarsi l’Italia. Gli incentivi offerti dal Governo sono andati a ruba, e sono praticamente finiti in un solo giorno. Si trattava di un budget comunque considerato ridotto, ma è innegabile che per gli italiani la voglia di cambiare e passare alla nuova frontiera dell’automotive c’è. Da noi sembra essere stato risolto anche il problema delle colonnine di ricarica, ora molto più presenti nel nostro Paese, ma fare previsioni sul futuro delle auto elettriche risulta ancora azzardato e ormai tutti è possibile.

Riassumendo…

  • non decolla il mercato delle auto elettriche e c’è chi continua a fare passi indietro;
  • secondo una ricerca statunitense, il 46% dei possessori tornerebbe ai veicoli termici;
  • Trump promette addirittura di vietarne la vendita negli USA se tornasse presidente.