Non c’è pace per le auto elettriche. Altro buco nell’acqua il bando del PNRR per le colonnine di ricarica. Dovevano essere assegnati i fondi per l’istallazione di ben 2500 nuove stazioni sulle autostrade, ma invece la cosa si è conclusa con un nulla di fatto. E in tutto questo gli automobilisti non possono che essere delusi.

Un mercato che non decolla

Sono delusi gli automobilisti, stiamo parlando di coloro che avevano acquistato un’auto elettrica nella speranza di fare la scelta giusta.

E invece, di recente un campione intervistato dagli analisti ha rivelato che si trova pentito dell’acquisto fatto. Il motivo? Molto semplice, mancano le infrastrutture al fine di rendere queste macchine più efficienti e performanti. Insomma, gli automobilisti non sono delusi della macchina in sé, ma del fatto che non sembrano potersela godere appieno, sia perché la ricarica a casa non sembra affatto vantaggiosa, sia e soprattutto per la mancanza di un numero sufficiente di colonnine per la ricarica in strada.

Ma cosa è successo con il bando? Il PNRR aveva appunto reso disponibili dei fondi per l’istallazione di tanti impianti di ricarica nelle autostrade. Il problema è che questo primo bando si è concluso con un nulla di fatto, in quanto le poche aziende che hanno partecipato non sono state ammesse dal Ministero dell’Ambiente. Insomma, per il momento la possibilità di sfruttare i fondi del PNRR sfuma nel vuoto. Il risultato è che nei prossimi 12 mesi nessuna colonnina finanziata dall’UE comparirà sulle nostre autostrade. Eppure alcuni esperti avevano già previsto il flop, denunciando la necessità di intervenire sul bando, altrimenti non sarebbe stato possibile accedervi. A quanto pare sono stati profetici, ma nessuno li ha ascoltati.

Auto elettriche, il mercato non decolla in Italia

Siamo un paese che rinnova il vecchio, ma allo stesso tempo fa fatica ad adattarsi al nuovo.

L’Italia è un paese che non legge, come si evince dai numeri dell’editoria, perché ormai la lettura è qualcosa di obsoleto, tanto vale perdere quella mezz’ora di pausa con lo smartphone in mano. Decisamente più moderno. Eppure, il futuro, che è rappresentato anche dalle auto elettriche, stenta a decollare, poiché a ben vedere non siamo ancora in grado di adattarci alle vere novità, le quali necessitano di infrastrutture adeguate per confermarsi. Ma in sintesi, quali sono le ragioni che hanno spinto il Ministero a non assegnare i fondi del PNRR? In sintesi, tempi troppo stretti, poca chiarezza nelle definizioni e diverse criticità tecniche presenti nel bando.

Sono pochi punti, ma sufficienti a far saltare tutto. Si prevedeva il contributo di 270 milioni di euro da parte dell’Unione Europea, soldi atti al finanziamento di 6500 nuove infrastrutture. A pagare dazio sono le 2500 previste per le autostrade. E andata invece decisamente meglio per le città, dove sono previste le restanti 4000 stazioni di ricarica per auto elettriche. Almeno in teoria, quindi, gli operatori che si sono aggiudicati il bando dovranno provvedere ad istallarle nel giro di 12 mesi. Non tutte le regioni però sembrano riuscire nell’impresa. Secondo un0analisi, la Sardegna, la Calabria e parte della Sicilia resteranno scoperte. Questo non farà che aumentare ancora una volta il divario tra nord e sud, con il meridione che si troverà quindi indietro anche in questo tipo di infrastrutture.

In sintesi…

  • Non decolla il mercato delle auto elettriche, e il flop del bando per le colonnine in autostrada è un’ennesima sconfitta;
  • assegnati invece i fondi per l’istallazione di 4000 colonnine nelle città;
  • alcune regioni però rimarranno scoperte, come Sicilia, Sardegna e Calabria.