L’arte di arrangiarsi dei napoletani è ormai cosa nota da tempo, anche se poi in realtà si rivela essere fenomeno contagioso un po’ in tutto il mondo. Il Black Friday del pezzotto però proprio non ce lo aspettavamo. A quanto pare nel capoluogo campano si sta facendo incetta di prodotti falsificati. E l’attività era ben preparata già da tempo, pronta per i super sconti del venerdì nero in programma per il 24 novembre.

L’eterna arte di arrangiarsi

Le parole di Eduardo De Filippo in Napoli Milionaria durante il monologo finale, sono diventate iconiche e da anni ormai rappresentano l’avvilente stato sociale di una città.

“Adda’ passa a nuttata” dice Eduardo, mentre sua figlia è gravemente ammalata a letto. La nottata deve passare per tutti i napoletani, ma ancora non è passata, nonostante gli effetti della seconda guerra mondiale siano finiti da decenni. C’è però un altro passo di pregnante importanza, quello in cui Eduardo racconta degli illeciti napoletani. Se rubare una nave è un fenomeno poco credibile, dire che il fatto è accaduto a Napoli lo rende di colpo credibile. Ciò però significa che, in un furto di tale portata, il napoletano deve necessariamente organizzarsi con un complice che non è napoletano (per portarla in un altra città e farla sparire dalla zona). Eppure, ancora oggi, quando si tratta di dicerie su truffe e illeciti, l’associazione con Napoli è quasi automatica.

Un pregiudizio che i napoletani si portano dietro ormai da decenni e che non sembra finire mai. Anche il termine pezzotto, senza dubbio coniato a Napoli, si riferiva inizialmente allo streaming pirata. Parliamo di un fenomeno che non esiste soltanto in Campania, ma in tutta Italia, anzi non mancano episodi anche in altre parti del mondo. Eppure, anche in questo caso l’associazione con il capoluogo campano è entrata ormai nell’immaginario collettivo.

Quello del Black Friday pezzotto però sembra stavolta avere connotazioni tutte partenopee. Ancora una volta, l’unica scusante che si ha è quella di un popolo che mette in scena l’arte di arrangiarsi, cercando di sbarcare il lunario come può, visto che la politica lo ha da tempo abbandonato.

Black Friday pezzotto, cosa succede a Napoli?

Sulle bancarelle napoletane dei venditori ambulanti ormai si trova di tutto; orologi, sciarpe, cinture, cover per smartphone, profumi, accessori e capi di abbigliamento contraffatti. Ci sono perfino i QR Code contraffatti per simulare al meglio il prodotto falso venduto come originale. Negli ultimi giorni il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha sequestrato più di 140 mila articoli. Prima dell’intervento, i militari avevano effettuato un approfondito studio per scovare le basi in cui tali prodotti contraffatti venivano conservati. Enormi depositi situati nell’hinterland della città. Tra i prodotti sequestrati anche 300 orologi Moonswatch, con tanto di certificazione falsificata. Una delle retate retate più fruttuose è stata quella fatta a Casoria, dove è stato scoperto un deposito gestito da un cinese che nascondeva oltre 100 mila cover dei brand più famosi.

Tra questi spiccavano Gucci, Hermés, Apple, Calcio Napoli, Louis Vuitton, Prada e Burberry. Che la filiera produttiva dei criminali si stia perfezionando sempre più, lo dimostra il fatto che la Guardia di Finanza ha rinvenuto anche ricevute di acquisto con QR Code contraffatto, del tutto identiche alle originali. Insomma, il Black Friday del pezzotto è un affare che porterà nelle tasche dei malfattori un bel po’ di soldini. Speriamo che con questa operazione si siano limitati non poco gli incassi della criminalità organizzata.

I punti chiave…

  • tra pregiudizi e luoghi comuni, a Napoli si scatena il black Friday pezzotto;
  • prodotti falsi venduti come originali con tanto di certificati e QR Code contraffatti;
  • la Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 140 mila prodotti di questo tipo in una maxi operazione.