Case green entro il 2030: ecco l’obiettivo previsto dalla Direttiva europea. Si è tornati a parlare nuovamente di tale argomento, non amato da tutti, perché il prossimo 31 agosto ci sarà il secondo incontro formale tra il Consiglio, la Commissione e il Parlamento con lo scopo di creare un testo che piaccia a tutti.

All’inizio, l’approvazione del testo iniziale della Direttiva sembrava avesse la via spianata. Ora, invece, c’è la possibilità che il contenuto venga modificato con una conseguente perdita di tempo.

La lotta al cambiamento climatico, però, non deve interrompersi, anzi deve avanzare ancora più velocemente. Il motivo è che gli effetti dei gas serra prodotti dall’attività umana hanno avuto e continuano ad avere un impatto significativo sul clima globale. Ed è proprio per questo che la Ue, quindi, tra gli obiettivi per contrastarlo, ha posto quello di promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici che si trovano all’interno dell’Unione. Così facendo si avrà un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050.

Cosa prevede la Direttiva

La Direttiva Ue case green è stata presentata lo scorso 2021 con l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. Lo scopo è quello di arrivare a una neutralità climatica entro il 2050 . Quest’ultimo termine, per chi non lo sapesse, indica l’equilibrio tra le emissioni nocive di origine antropica e l’assorbimento delle stesse.

Per la Commissione Europa, gli edifici che si trovano all’interno della Ue sarebbero responsabili per il 40% del consumo energetico e per il 36% delle  emissioni di gas a effetto serra. Quali sono dunque gli obiettivi che si dovranno raggiungere per contrastare il cambiamento climatico? Ebbene, gli edifici residenziali dovranno raggiungere minimo la classe energetica E entro il 2030 e la D entro il 2033. Invece, gli edifici non residenziali e quelli pubblici, dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 2027 e la D entro il 2030.

E non è finita. La normativa prevede infatti che i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni dal 2028 mentre la classe G non potrà superare il 15% in ogni Stato.

Ci sono però degli edifici ai quali la Direttiva case green non verrà applicata. Essi sono, ad esempio, i monumenti e gli edifici tutelati per il loro valore architettonico/storico, quelli tecnici nonché chiese e luoghi di culto.

Case green entro il 2030: quali sono le ultime notizie, cosa prevede la Direttiva?

Qualche mese fa sembrava che la Direttiva sulle case green potesse essere applicata subito. Poi, però, c’è stata una frenata dovuta all’addio di Frans Timmermans. Quest’ultimo ha infatti lasciato per un altro compito il suo ruolo di responsabile del Green Deal. Proprio per questo la von der Leyen ha deciso di affidare il ruolo di vicepresidente del Green Deal europeo a Maros Sefcovic. La presidente della Commissione europea ha spiegato che sarà quindi quest’ultimo a portare avanti la Direttiva in quanto la priorità dell’Unione è quella di rafforzare l’innovazione industriale pulita, motivo per il quale il dialogo con l’industria dovrà essere ancora più intenso. Dal primo Twitter di Sefcovic, però, sembrerebbe che tutte le decisioni potrebbero essere prese in tempi più lunghi. Significa che le date annunciate slitteranno? Ancora non si sa nulla in merito.

Intanto, come già annunciato, il secondo incontro per discutere sulla Direttiva case green ci sarà il 31 agosto anche se non si è affrontato ancora un tema delicato come la revisione del sistema degli attestati di prestazione energetica e il calendario per il miglioramento delle prestazioni energetiche.

Oltre quello del 31 agosto, poi, ci sarà un terzo incontro formale, con tutta probabilità tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre.

Riassumendo…

1. Si è tornati nuovamente a parlare di case green entro il 2030
2. Il 31 agosto ci sarà il secondo incontro formale tra il Consiglio, la Commissione e il Parlamento con l’obiettivo di elaborare un regolamento che piaccia a tutti
3. Al momento le tempistiche sono le seguenti: gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E entro il 2030 e la D entro il 2033.

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