È l’argomento del momento, non c’è che dire. Ormai tutti ne parlano, e tutti (o quasi) lo vogliono. Stiamo parlando di ChatGPT, l’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI che tanto ha fatto tribolare il nostro paese negli scorsi mesi, scatenando addirittura l’intervento del Garante che lo ha vietato per violazione della privacy. Di recente però non stanno mancando nuovi scenari, i quali ci dicono che l’algoritmo non è tutto rose e fiori. Ma c’è di peggio, plugin che è meglio tenere alla larga, non perché siano necessariamente pericolose, ma soprattutto perché non mantengono quel che promettono, il che può essere comunque un danno.

I plugin che non ti aspetti

Si dibatte in lungo e in largo sull’utilizzo di ChatGPT. Altman, il co-fondatore di OpenAI ha recentemente dato la sua disponibilità a un nuovo regolamento del software promettendo il massimo impegno nel senato statunitense. C’è poi chi va subito al punto di ferro, come Apple che ha deciso di vietarne l’utilizzo ai suoi dipendenti. Il rischio, secondo il colosso di Cupertino, è che possa raccogliere informazioni interne all’azienda e darle in pasto alla concorrenza. Insomma, la questione si f abbastanza complessa, ma quali sono i plugin che utilizzano l’algoritmo in questione senza successo? Archiviamo quindi il discorso sulle perplessità generali sul software e rientriamo nei ranghi della nostra trattazione concentrandoci esclusivamente su tali plugin.

Forse non tutti sanno che ormai ci sono tantissimi strumenti che si stanno affidando all’intelligenza artificiale di OpenAI per migliorare l’esperienza dei propri utenti. Ci sono ad esempio plugin basati su ChatGPT che permettono di creare playlist personalizzati di Spotify. Per non parlare di quelli che ci aiutano nelle nostre ricerche sul web. Si parla in totale di una settimina di queste applicazioni utilizzate per vari scopi. Ma ce ne sono anche alcune che è meglio tenere alla larga.

Andiamo quindi a scoprire i 5 strumenti deludenti.

La black list

ChatWithVideo – il plugin in questione, grazie all’algoritmo di ChatGPT dovrebbe riuscire a riassumere i commenti presenti nei video. Si tratta di uno strumento che in pratica ci aiuta a capire le reazioni degli utenti a un determinato video. Il condizionale però è d’obbligo, visto che a quanto pare lo strumento non funziona. I video che durano più di un’ora non vengono studiati, inoltre l’analisi si ferma ai video del 2021, visto che quelli precedenti non sono catalogabili.

Algorithma –  Avete presente il videogioco The Sims? Questo plugin dovrebbe offrire la stessa esperienza, ma invece si limita ad aggiornare lo status del giocatore con una serie di testi particolarmente noiosi.

RoboAd – In questo caso l’algoritmo di ChatGPT ci dovrebbe aiutare a generare contenuti pubblicitari per i prodotti in vendita in un determinato e-commerce. Il problema è che questa posizione è già disponibile utilizzando direttamente ChatGPT, quindi il plugin in questione non aggiunge assolutamente nulla di nuovo, e rischia solo di complicare il processo.

Ambition – ecco uno strumento davvero interessante. Si tratta di un’estensione che dovrebbe raccogliere gli annunci di lavoro disponibili sui motori di ricerca in base alle preferenze del soggetto. Chi lo ha utilizzato però ha detto che trova pochissime cose e per nulla in linea con la personalizzazione delle ricerche.

Portfolio Pilot – lo strumento offre utili consigli finanziari. Ma saranno davvero utili? Dovrebbe infatti offrire panoramiche e consigli in base al profilo di rischio. Anche qui, però, chi lo ha utilizzato afferma che l’assistenza offerta è davvero pessima. Inoltre, il plugin potrebbe anche rendere pubbliche le vostre informazioni bancarie, quindi oltre che inutile è anche rischioso.

ChatGPT, plugin da tenere lontani

In sintesi, questi 5 plugin che utilizzano l’algoritmo di OpenAI, ossia l’intelligenza artificiale di ChatGPT, non servono perfettamente a nulla.

Anzi, in alcuni casi possono essere anche estremamente pericoloso. Ragion per cui, è molto meglio starne alla larga.