Lente d’ingrandimento puntata sul fondo dello spettacolo del Ministero della Cultura? Chi paga il circo? È questa la domanda che di colpo alcuni italiani si sono posti. Ebbene, una parte di tale fondo finisce per i tendoni degli spettacoli tanti bistrattati dagli animalisti. Solo per l’anno in corso (ormai giunto agli sgoccioli) si parla di ben 8,6 milioni di euro.

I fondi per uno spettacolo molto criticato

Il caso del leone scappato dal Circo di Ladispoli ha portato alla luce un fatto collaterale che riguarda questo tipo di spettacoli dal vivo.

Chi paga per sovvenzionare il circo? Se pensate che i circensi vivano soltanto con quei pochi biglietti venduti per i loro spettacoli, vi sbagliate di grosso. Ogni anno, infatti, nel nostro paese, tali spettacoli ricevono pieno sostegno dal Ministero della Cultura. Tale sostegni si espleta attraverso le casse del Fondo nazionale. Il ministro Sangiuliano, lo stesso che tanto ha fatto discutere per la mostra su Tolkien che si è tenuta in questi giorni a Roma e che ha ancora una volta diviso l’opinione pubblica sulle ideologie del professore di Oxford, ogni anno sborsa fuor fior di quattrini per finanziare tale attività.

L’assegno di quest’anno è stato di ben 8,6 milioni di euro, il che corrisponde al 2% del fondo. Lo scorso anno ne ha invece versati 8 milioni. Se pensate però che questi finanziamenti siano tutta opera sua, non è così. Il suo predecessore Franceschini aveva fatto anche di più nel 2021, inviando ai circensi ben 11 milioni di euro. L’anno prima addirittura 15 milioni. Si tratta quindi di cifre davvero importanti, soprattutto se sommate a un lungo periodo di tempo. Naturale che ora la questione abbia fatto infuriare gli animalisti. C’è comunque da dire che questi finanziamenti non vanno tutti nelle tasche dei circhi che utilizzano gli animali. Ad esempio, per quanto riguarda il circo di Ladispoli, quello balzato alle cronache per il già citato leone, quest’anno ha incassato dal fondo nazionale solo 14 mila euro e rotti.

Circo in Italia con i soldi del fondo nazionale

Benché si parli sostanzialmente di cifre basse per i versamenti specifici ai vari circhi, come valore assoluto hanno un certo peso, anziché no. Secondo la Siae, infatti, i circhi italiani nel 2022 hanno incassato dalla vendita dei biglietti solo 8,7 milioni di euro (+38% dal 2019 pre-Covid), grazie a 785mila italiani che hanno speso mediamente 11 euro per ogni ticket. Nel rapporto Spettacolo e Sport della stessa Siae si legge:

“Con quasi 16 mila rappresentazioni nel 2022, il circo è il secondo genere per numero di rappresentazioni nel 2022 nell’ambito delle attività teatrali”.

Secondo tale associazione, il nuovo successo è da imputarsi proprio al graduale ridimensionamento dell’utilizzo degli animali. Tale evento sta lasciando più margine di attività alle organizzazioni che prediligono rappresentazioni con contenuti e caratteristiche che virano sul contemporaneo, sull’innovazione e sulla sperimentazione”. Secondo la Lav però non è abbastanza:

“sono già più di 50 i Paesi che nell’Unione europea e nel resto del mondo hanno vietato o fortemente limitato l’uso degli animali nei circhi in diverse forme” e invita l’esecutivo a percorrere la stessa strada. “Nel 2022 è stata approvata una legge delega sullo spettacolo che prevede ‘il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti’. Chiediamo al governo la sua attuazione per porre subito fine a questa grande sofferenza per gli animali”.

Sono 54 i circhi che ancora utilizzano gli animali per i loro spettacoli itineranti in Italia. Un recente sondaggio dimostra che la stragrande maggioranza degli animali è d’accordo nel vietare l’uso degli animali in questi spettacoli. Ormai sembra chiaro che a breve lo stato farà qualcosa in merito attraverso una legge ad hoc. Soprattutto se consideriamo che gli animalisti, appoggiati anche dai tanti problemi relativi ai fondi del paese (la legge di Bilancio con la Manovra 2024 sta facendo storcere il naso a molti), potrebbe spingere molto per proibirli.

I punti chiave…

  • una parte dei guadagni del circo arriva dal fondo nazionale;
  • quest’anno il finanziamento è stato di 8,6 milioni di euro.
  • in Italia molti sono d’accordo nell’abolire l’utilizzo degli animali durante gli spettacoli.