No ai bollini allarmistici su olio extravergine, Parmigiano Reggiano o Prosciutto di Parma, prodotti tipici italiani che all’estero vengono diffamati da etichette ingannevoli che ovviamente danneggiano il sistema produttivo del Made in Italy.

I bollini neri infangano i prodotti italiani

Secondo la Coldiretti, che ha parlato dell’argomento durante il giorno di apertura del 45/mo Comitato “etichettatura alimentare” del Codex Alimentarius, per i prodotti italiani all’estero c’è il rischio che vengano promossi sistemi di informazione visiva, come accaduto in Cile, dove alcuni prodotti italiani sono stati marchiati con il bollino nero.

Tra i tanti il parmigiano, prosciutto, gnocchi etc. La motivazione va ricercata dietro la dichiarazione che conterrebbero troppo sodio oppure grassi e calorie. Ma non si tratta solo del Cile, anche in Gran Bretagna, ad esempio, è stata adottata una etichetta a semaforo che sembra favorire alimenti fatti con prodotti artificiali piuttosto che alimenti sani. Il sistema di etichettatura si basa su bollini rossi, gialli e verdi che appunto indicano il contenuto di grassi, zuccheri e sali basandosi solo sulla generica presenza di questi prodotti e non sulla quantità consumata, fattore che potrebbe portare a considerazione fuorvianti sul prodotto.

Le parole della Coldiretti

Secondo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, infatti, “un corretto regime alimentare si fonda sull’equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non va ricercato sullo specifico prodotto. Non esistono cibi sani o insalubri, ma solo diete più o meno sane”. In riferimento ai bollini sul Made in Italy si fa notare che “Vengono promossi cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e bocciati elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche i principali formaggi e salumi italiani“. 

Solo nel 2018 il Made in Italy ha segnato un importante segno nelle esportazioni arrivando a 41,8 miliardi.

Da qui la necessità di evitare i bollini neri sui nostri prodotti con lo scopo di infangarli e promuovere alimenti non sani.

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