Negli ultimi mesi si è parlato molto dei rincari dei voli aerei a causa della troppa domanda dopo il covid, il rincaro del prezzo del carburante e le tensioni internazionali causate dalla guerra in Ucraina. In realtà, nonostante una crisi internazionale, le compagnie continuano a guadagnare moltissimo grazie ai costi extra. Quando parliamo di costi ancillari si fa riferimento a quei servizi extra come il posto a sedere, il bagaglio a mano, la priorità, la vendita di cibo e bevande a bordo, tanto per citarne alcune.

Alcuni vettori hanno guadagnato di più, proprio grazie a questi servizi extra. A stilare la classifica delle compagnie che hanno guadagnato di più proprio grazie a questi costi, ci ha pensato CarTrawler Yearbook of Ancillary Revenue.

Voli aerei, aumentano gli ‘ancillary revenue’

Prima di svelare quali sono le compagnie in questione, va detto che il mondo dei voli è cambiato molto negli ultimi anni. Con i voli low cost è possibile trovare ancora tariffe a 30-50 euro ma si tratta quasi sempre di tariffe base che non includono neppure il bagaglio a mano, tranne una borsetta piccola. Aggiungendo già alla tariffa suddetta il bagaglio da max 8-10 chili il prezzo lievita e così via ogni volta che si aggiungono altri extra. Proprio in merito al problema valigia da cabina, la Ue si sta occupando del ritorno del bagaglio a mano incluso nel prezzo del biglietto. La questione, però, è ancora aperta. Le compagnie, quindi, guadagnano da una moltitudine di servizi come la vendita di acqua e cibo a bordo, il check-in in aeroporto, programmi fedeltà e molto altro.

Compagnie aeree che guadagnano di più dai costi extra sui voli aerei

Nella classifica in oggetto, la quasi totalità delle compagnie interessate sono americane. Quali sono quelle che guadagnano di più dai costi extra?
In vetta si trova Delta Airlines, che nel 2022 ha guadagnato 7 miliardi e 987 milioni di dollari, subito dietro spiccano United Airlines, 7 miliardi e 881 milioni e American Airlines, che ha guadagnato 7 miliardi e 711 milioni.

Altre compagnie sono Southwest, Spirit, JetBlue, Alaska Airlines e Air Canada. La sorpresa è che nella top ten si trovano anche due vettori europei, tra i più noti anche per gli italiani. Si tratta di Ryanair ed Easyjet.

Ryanair, ad esempio, è quinta tra le compagnie che guadagnano di più per i costi extra. Nel 2022 ha guadagnato 4 miliardi di dollari, ben il 57% in più rispetto al 2021. Easyjet, invece, si trova al settimo posto con 2 miliardi e 353 milioni di dollari e un aumento del 273% rispetto al 2021. Chiaramente bisogna ricordare che ancora nel 2021 incombeva la pandemia di covid ed erano in vigore molti limiti. In sostanza, da questa classifica, si nota come le compagnie hanno enormi guadagni dagli ‘ancillaries’ o ‘ancillary revenue’. Ecco perché la richiesta della Ue di includere il bagaglio a mano nella tariffa del biglietto potrebbe suonare molto allarmante per queste compagnie.

Oltretutto, le due low cost europee sono nella classifica pure se si considera il rapporto tra le ancillary revenues e il fatturato totale delle compagnie aeree. In tal caso la classifica è guidata da Spirit, Frontier e Allegiant Air. Per Ryanair, invece, le ancillaries hanno rappresentato il 35,7% del fatturato 2022 e per EasyJet il 33,9%.
Insomma, i vettori puntano tantissimo su questi servizi extra, che incidono pesantemente sul fatturato.

Riassumendo

  • CarTrawler Yearbook of Ancillary Revenue ha stilato la classifica dei vettori che hanno guadagnato di più nel 2022 grazie ai costi extra
  • La top ten è costellata da vettori americani ma non mancano neppure Ryanair ed Easyjet
  • Le due low cost europee sono nella classifica pure se si considera il il rapporto tra le ancillary revenues e il fatturato totale delle compagnie aeree.