La dengue è una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Aedes, in particolare Aedes aegypti. Dopo l’esperienza Covid (peraltro non conclusa), ora i casi di Dengue in Italia fanno paura. Ma possiamo parlare di allarme? In realtà no. Restare lucidi e consapevoli di questo è importante per affrontare la situazione con la giusta calma senza rincorrere fake news sull’argomento. Titoli sensazionalistici cavalcano l’onda dei casi Dengue in Italia. Attenzione a parlare di nuovo Covid e anche a confondere i sintomi della dengue con altre malattie, febbre gialla in primis.

Nessun allarme Dengue: perché NON siamo davanti al nuovo Covid

Prima di tutto va chiarito che non è stato diramato alcun allarme per i casi di Dengue in Italia. La dengue non è un nuovo Covid. Siamo di fronte ad una malattia molto diversa, sia per natura che per sintomi e letalità.

I sintomi della Dengue: come riconoscerli per intervenire subito

I sintomi della dengue possono variare da lievi a gravi e possono includere:

  1. Febbre ad esordio improvviso: La febbre è uno dei sintomi più comuni della dengue. Di solito inizia improvvisamente e può durare da 2 a 7 giorni.
  2. Dolore muscolare e articolare: La dengue può causare dolori muscolari e articolari intensi, spesso descritti come “dolori dietro gli occhi”.
  3. Mal di testa: Un forte mal di testa è comune nei pazienti affetti da dengue.
  4. Dolore retroorbitale: Molte persone con dengue sperimentano un dolore dietro gli occhi, spesso descritto come un senso di pressione.
  5. Rash cutaneo: Alcuni pazienti sviluppano un rash cutaneo che può comparire dopo alcuni giorni di malattia.
  6. Sanguinamento: Nei casi gravi di dengue, possono verificarsi problemi di coagulazione sanguigna che portano a sanguinamento dal naso, gengive o altre parti del corpo. Questa forma più grave della malattia è nota come dengue emorragica.
  7. Bassi livelli di piastrine: La dengue può causare una diminuzione dei livelli di piastrine nel sangue, aumentando il rischio di sanguinamento.

Se si sospetta di avere la dengue, è fondamentale cercare assistenza medica immediata. Inoltre, è importante proteggersi dalle zanzare, poiché la trasmissione della malattia avviene attraverso il morso di zanzare infette.

Non confondere la Dengue con la febbre gialla

La dengue e la febbre gialla sono entrambe malattie virali trasmesse dalle zanzare, ma sono causate da virus diversi e hanno alcune differenze significative. Ecco alcune delle principali differenze tra la dengue e la febbre gialla:

Agente eziologico:

  • Dengue: È causata dai virus della dengue, che sono quattro sottotipi (DEN-1, DEN-2, DEN-3 e DEN-4) appartenenti al genere Flavivirus.
  • Febbre gialla: È causata dal virus della febbre gialla, che appartiene anche al genere Flavivirus. Esistono due forme di febbre gialla: urbana (trasmessa principalmente da Aedes aegypti) e silvestre (trasmessa principalmente da zanzare dei generi Haemagogus e Sabethes).

Vettore:

  • Dengue: Viene trasmessa principalmente dalle zanzare del genere Aedes, in particolare Aedes aegypti e Aedes albopictus.
  • Febbre gialla: La forma urbana è trasmessa principalmente da Aedes aegypti, mentre la forma silvestre è trasmessa da zanzare che si trovano nelle aree forestali.

Distribuzione geografica:

  • Dengue: È diffusa in molte regioni tropicali e subtropicali del mondo, comprese l’Asia, l’Africa, le Americhe e il Pacifico.
  • Febbre gialla: È presente in alcune regioni dell’Africa e dell’America Latina, dove si verificano focolai intermittenti.

Sintomi:

  • Dengue: I sintomi includono febbre, dolori muscolari e articolari, mal di testa, rash cutaneo e, nei casi gravi, possono verificarsi sanguinamenti e bassi livelli di piastrine.
  • Febbre gialla: I sintomi includono febbre, mal di testa, nausea, vomito e, nei casi gravi, possono verificarsi emorragie, insufficienza renale e danno epatico

I sintomi della febbre gialla e della dengue a confronto

Sulla base di quanto visto sopra approfondiamo anche i sintomi della febbre gialla per maggiore chiarezza (segnalando da subito che difficilmente si sviluppano in modo grave):

  1. Fase iniziale:
    • Febbre
    • Mal di testa
    • Dolore muscolare, soprattutto nella regione della schiena e delle ginocchia
    • Malessere generale
    • Brividi
    • Perdita di appetito
  2. Fase acuta:
    • La maggior parte delle persone recupera completamente dalla fase iniziale, ma alcune possono passare a una fase più grave con sintomi aggiuntivi.
    • Febbre alta
    • Ittero (ingiallimento della pelle e degli occhi)
    • Dolore addominale con vomito e possibilmente diarrea
    • Insufficienza renale
    • Insufficienza epatica
  3. Fase di recupero:
    • La maggior parte delle persone che supera la fase acuta inizia a migliorare nel giro di pochi giorni.
    • Alcuni pazienti possono sperimentare la stanchezza e la debolezza per alcune settimane.

Primo caso di Dengue in Abruzzo: scuole chiuse ma è solo una precauzione

Anche l’Abruzzo sperimenta il primo caso di Dengue e la regione corre subito ai ripari ma, assicurano, le scuole sono state chiuse solo come misura preventiva in ossequio dei protocolli di sicurezza nazionali.

Siamo a Civita d’Antino, piccolo comune della provincia de L’Aquila. Scartata l’ipotesi di febbre gialla, inizialmente circolato, sembrerebbe un caso sospetto di Dengue. La paziente è una donna residente nel comune di Civita d’Antino ma domiciliata a Roma, in un quartiere in cui peraltro è già stato riscontrato un focolaio attivo di Dengue.

Questo il comunicato del dipartimento Sanità della regione Abruzzo: “Dopo la segnalazione dello Spallanzani, la Asl si è subita attivata con l’amministrazione comunale del paese dove la signora avrebbe soggiornato per alcuni giorni, tra il 20 e il 23 ottobre, raccomandando l’attivazione di procedure di disinfestazione, così come previsto dal piano nazionale Arbovirosi”. 

E sono proprio le sopra citate procedure ad imporre anche la chiusura delle scuole preventiva per contenere il rischio di contagi. Così è stato fatto l’8 novembre. Misura che prevede, salvo nuovi casi, 4 giorni di chiusura.