Molti ne rimarranno sorpresi, ma a quanto pare i diamanti con pietre sintetiche stanno ottenendo un successo senza precedenti. Si tratta di oggetti che conservano molte delle caratteristiche base dei diamanti, come la stessa brillantezza, ma anche una minore impurità. Inoltre, costano meno della metà. Vediamo perché il mercato del settore sta registrando questa nuova tendenza.

Costi molto più contenuti

I diamanti sintetici vengono fabbricati e non estratti, quindi parliamo di prodotti artigianali e non naturali, per quanto alcune caratteristiche li rendono appunto molto simili a quelli veri.

È interessante dare subito uno sguardo ai numeri per comprendere la portata del fenomeno. Nel 2018 i diamanti con pietre sintetiche ricoprivano il 3,5% del mercato. Ad oggi, invece le previsioni parlano di una percentuale che tocca il 16,5%, mentre per fine anno si potrebbe arrivare al 17%. Molto interessante anche l’andamento dei costi. Il prezzo di un diamante naturale lucido da un carato è diminuito di un quarto rispetto al 2022, arrivando a costare 5.185 dollari. Il prezzo in questione rappresenta il costo più basso degli ultimi otto anni.

Per quelli sintetici invece si può parlare di vero e proprio crollo verticale, passando da oltre 5mila dollari nel 2016, sempre per un carato, a 1.425 dollari nel 2023. Ciò è dovuto al calo dei costi di produzione. Il caso ha portato all’attenzione del Financial Time il quale, per l’occasione, ha ascoltato il parere di Martin Roscheisen, capo della Diamon Foundry che ha dichiarato: “Perché pagare di più per un prodotto identico dal punto vista atomico?”. Parliamo comunque di un settore che genera indotti ormai da non sottovalutare, con una cifra che si aggira intorno agli 89 miliardi di dollari all’anno a livello mondiale.

Diamanti con pietre sintetiche, un nuovo boom

Quando si parla di diamanti sintetici, si parla di un prodotto ormai presente sul mercato dal lontano 1954 grazie alla General Electric, la multinazionale statunitense attiva nel campo della tecnologia e dei servizi.

Benché inizialmente non ebbero il successo sperato, alcuni operatori come Pandora sono riusciti ad imporsi col tempo e oggi, nel 2023, possiamo parlare di una nuova realtà. La. tendenza è infatti cambiata anche grazie alle esigenze dei consumatori, i quali hanno scoperto vantaggi non da poco. Su tutti il fatto che costino un terzo dei diamanti naturali. Anche la questione sostenibilità gioca a favore dei diamanti con pietre sintetiche. Alla fine, anche l’India che è sempre stata il maggior pulitore e tagliatore di pietre preziose, ha aumentato l’esportazione di questi prodotti sintetici addirittura del 28%. Contemporaneamente, le vendite delle pietre naturali è scesa dell’8%.

Le tendenze sono in continuo mutamento in tutti i settori, ne è riprova anche il tornare in auge dei telefoni vecchi. Lo scenario intorno al mercato dei diamanti non è comunque esente da rischi a livello economico. Diversi produttori potrebbero infatti fallire visto il collasso dei prezzi. Questi comunque contano sul fatto che i diamanti sintetici non avranno mai un vero e proprio boom oltre le percentuali già elencate. È innegabile comunque il fatto che diversi produttori e industrie stanno continuando a investire nel sintetico. Caso emblematico è quello di De Beers, il principale operatore dell’industria dei diamanti naturali, che invece proprio quest’anno ha messo in vendita un anello di fidanzamento corredato da diamante con pietra sintetica. Un prodotto che ha fatto sicuramente tendenza, ma che è anche indice di un mercato che sta appunto cambiando in maniera repentina.

I punti chiave…

  • il mercato registra un grande boom dei diamanti sintetici con percentuali destinate a crescere;
  • i produttori di diamanti naturali non credono che il boom possa superare tali percentuali;
  • l’interesse delle aziende verso il prodotto è comunque indice di un cambiamento del trend.