Annunciato già da tempo, è finalmente ora disponibile il Contratto di Servizio della RAI che sarà in vigore per i prossimi anni. Il digitale terrestre si aggiorna ancora e si prepara alle novità in arrivo. L’accordo tra l’emittente di via Mazzini e il Ministero delle imprese e del made in Italy sarà valido fino al 2028. Vediamo insieme alcuni passaggi presenti nel nuovo contratto.

Le novità del nuovo contratto

Dopo 2 mesi di ritardo dall’approvazione del Consiglio dei Ministri, è arrivata la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e possiamo quindi saperne di più sul contratto relativo al digitale terrestre siglato da mamma Rai e il Ministero.

Proprio di recente avevamo parlato dei cambiamenti che coinvolgono la tv, con relativi canali coinvolti. Proprio a tal proposito, il nuovo contratto era particolarmente atteso perché i rumors suggerivano che le intenzioni della Rai erano quelle di sperimentare lo standard della nuova generazione del DVB-T2. E infatti, nel testo viene data conferma di tale sperimentazione. Negli ultimi giorni infatti avevamo già accennato a tali test, i quali si sono svolti nella notte tra il 27 e il 28 maggio.

I rumors indicavano inoltre che il passaggio definitivo sarebbero arrivato il 28 agosto prossimo. Si trattava però di indiscrezioni, ma ora arriva la conferma nel testo del contratto, nel quale appunto si legge che il passaggio a tale tecnologia è previsto entro il primo settembre. Confermato dunque che entro tale data la Rai passerà MUX B a DVB-T2. La rivoluzione del digitale terrestre però non si ferma qui. Nel contratto infatti sono previste altre novità e non soltanto la già citata tecnologia. Non ci sono variazioni invece per quanto riguarda la trasmissione dei programmi. Garantita anche fino al 2028 la cosiddetta neutralità tecnologica, ossia non sarà preferita nessuna tecnologia in particolare tra quelle disponibili.

Digitale terrestre, le novità in arrivo

Non ci sono scossoni in meritò alla trasmissione dei contenuti, il digitale terrestre, Tivùsat per il satellitare e internet per Rai Play.

Interessanti invece le novità che si leggono nel contratto relative ai test per le trasmissione in alcune aree. Se infatti è vero che non ci saranno cambiamenti per le tecnologie da utilizzare, per quanto riguarda la sperimentazione le novità ci sono, eccome. Tra queste spicca 5G Broadcast. Si tratta di una particolare tecnologia che consente di inviare i segnali audiovisivi tramite ripetitori 5G. Questi ripetitori in futuro potrebbero sostituire quelli televisivi in caso di particolari eventi live. Particolarmente interessante anche l’esperimento con la tecnologia DVB-I.

Si tratta di una differente trasmissione del flusso audio video che si avvale di internet. La tecnologia è sostanzialmente quindi analoga allo streaming, ma è in diretta e in sincronia rispetto alla trasmissione radio. Questa tecnologia potrebbe essere impiegata nelle aree in cui il segnale televisivo del digitale terrestre ormai classico è scarso, quindi le tv abilitate potranno passare in automatico alla tecnologia DVB-I senza che l’utente si accorga del change durante la visione dei suoi contenuti televisivi. Sempre a proposito di internet, nel nuovo contratto sono previste anche ulteriori sperimentazioni da parte di Rai per la tv ibrida, ossia HbbTV, la tecnologia che comprende contenuti aggiuntivi da visualizzare connettendo la propria tv online.

I punti salienti…

  • con due mesi di ritardo è stato pubblicato il nuovo contratto Rai;
  • pronta la sperimentazione del digitale terrestre con tecnologie avanzate che miglioreranno la visione;
  • il passaggio definitivo al DVB-T2 è previsto entro il primo settembre.