Ormai abbiamo superato il ridicolo involontario, ma c’è ancora tempo per recuperare e risolvere il problema. O, in caso di nuovo capitolo negativo, sprofondare sempre più nel grottesco. Il digitale terrestre della Rai si arricchisce di un nuovo paragrafo relativo allo switch off, si parla di una nuova data dopo il nulla di fatto del 10 gennaio.

Un silenzioso nulla di fatto

La data comunicata era il 10 gennaio, ma non è successo assolutamente nulla. E la cosa che più sorprende è che nessuno abbia detto una parola.

Né Ministero e né Rai si sono sentiti in dovere di rilasciare un comunicato ufficiale che spiegasse le ragioni del mancato switch off del MUX RAI B, ossia il pacchetto di canali che era destinato al passaggio al digitale terrestre nuovo (nuovo ormai si fa per dire). Ecco quali erano i canali in questione:

  • RAI 4 – LCN 21
  • RAI 5 – LCN 23
  • RAI Scuola – LCN 57 e 146
  • RAI Play – LCN 201
  • RAI Radio 2 Visual – LCN 202
  • RAI Play Sound – LCN 203
  • RAI 1 HD – LCN 501
  • RAI 2 HD – LCN 502
  • RAI 3 HD – LCN 503
  • RAI Premium HD – LCN 525
  • RAI Gulp HD – LCN 542
  • RAI Yoyo HD – LCN 543
  • RAI Storia HD – LCN 554
  • RAI Sport HD Test HEVC – LCN 558
  • RTV San Marino – LCN 831

E dire che ormai sembrava tutto chiaro e deciso, tanto che il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ad agosto dello scorso anno dichiarava quanto segue:

“Entro il 10 gennaio la Rai dovrà impegnarsi a diffondere un proprio MUX nazionale in standard DVB-T2 e a predisporre il passaggio dei restanti MUX in standard DVB-T2 secondo la roadmap predisposta dal Ministero, in coerenza con la normativa di settore“.

Come detto, tale passaggio il 10 gennaio non c’è stato e la Rai ha fatto scena muta. Il motivo sembra chiaro ormai a tutti, la tecnologia DVB-T2 taglierebbe fuori milioni di italiani che non hanno ancora un decoder o una tv adeguata.

Digitale terrestre, la nuova data

Per fortuna c’è un nuovo capitolo per i nostalgici delle telenovelas. Stavolta però nessuno crede che tale data sarà davvero rispettata, anche perché ipotizziamo che il problema non sarà affatto risolto per tale data, soprattutto se nel frattempo Rai e Ministero non attueranno una nuova campagna di sensibilizzazione per portare gli italiani ad adeguarsi al nuovo standard. Ad ogni modo la data fissata in calendario per il nuovo switch off è il primo settembre 2024. Sarà vera? Staremo a vedere. Quel che è certo è che nel frattempo il nostro paese si trova in grande difficoltà a livello tecnologico, tanto che l’Agcom è stata costretta ad accorrere in suo aiuto inventandosi l’arrivo di un nuovo tasto sul telecomando, un tasto che permetterà agli utenti di passare immediatamente ai canali tv (visto il proliferare di piattaforme streaming).

Ci sono poi eventi sportivi importanti a livello internazionale che hanno costretto la Rai a spostare in avanti questo tanto atteso switch off, stiamo parlando di Euro 2024 Germania e Paris 2024. Tra giugno e luglio avremo il primo evento, quello calcistico, mentre tra luglio e agosto ci saranno le olimpiadi parigine.

“Stiamo interloquendo con il ministero circa la possibilità di spostare anche per noi questa scadenza, se non altro per una questione di difesa del servizio pubblico“.

Parole del direttore generale della RAI, Giampaolo Rossi, il quale ha fatto capire chiaramente che non vuole creare rivoluzioni e scompigli nella tv degli italiani prima o durante tali eventi sportivi internazionali. Ecco dunque il perché della data settembrina.

I punti chiave…

  • la Rai ha una nuova data per lo switch off del digitale terrestre, è il primo settembre 2024;
  • si è scelto di effettuare il passaggio dopo gli eventi estivi, Euro Germania e Olimpiadi Parigi;
  • nonostante l’annuncio, ormai nessuno crede a tale passaggio tecnologico.