Sono ormai due anni e mezzo che sento parlare di sintomi legati al covid-19. Ogni variante ne presenta uno diverso, altri nuovi o insoliti, che non fanno altro che confonderci le idee. La pandemia ci farà compagnia ancora per molto e gli esperti virologi ne sono convinti. Quello a cui, però, riesce davvero difficile abituarsi è quella varietà di sintomi che spesso ci tengono con il fiato sospeso e ci fanno pensare: “Sarà covid no? Mo faccio un tampone o no?”.
I nuovi sintomi inaspettati della variante Omicron 5 che interessano i vaccinati
L’ondata estiva causata da Omicron 5, che ora sembra alle spalle, non solo ha fatto alzare drammaticamente i contagi, anche tra vaccinati, ma ha portato alla luce dei sintomi del covid mai visti o comunque inusuali. L’ultimo bollettino, ha parlato di 25mila contagi. Molti meno di un mese fa, ma il timore di una nuova ondata in autunno è stata paventata anche dagli scienziati.
Nonostante le nuove varianti di Omicron siano caratterizzate da sintomi più leggeri, uno studio pubblicato sulla rivista di malattie infettive ed epidemiologia Eurosurveillance, ha messo in luce che anche i soggetti vaccinati hanno presentato una sintomatologia molto varia. Lo studio si è basato su una ricerca svolta in Norvegia, che ha interessato almeno 110 persone. Oltre ai classici mal di gola, naso chiuso, dolori muscolari, mal di testa o febbre, si sono osservati anche nausea, vertigini e svenimenti. Altri sintomi osservati nei vaccinati sono tosse persistente, fatica, naso che cola e forti dolori muscolari.
In autunno Centaurus potrebbe diffondersi
Nel frattempo, l’ISS continua a monitorare la nuova variante Centaurus, che rischia di prendere il posto di Omicron 5 a partire da ottobre. I primi casi sono stati già sequenziali anche in Italia ma è molto presto per trarre conclusioni. La nuova ricerca, comunque, ci aiuta a non dare per scontato nessun sintomo: anche quelli più strani possono derivare dal covid-19. Per fortuna, però, nessuno è grave rispetto a quelli visti in passato. Ed è già un passo.