Ormai da quando è iniziata la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre ne abbiamo davvero lette di cotte e di crude. Ora ci mancava anche l’attacco sarcastico di un giornale straniero, che ha acceso una vera e propria polemica destinata a durare molti giorni. Ai tedeschi piace guardare in casa degli altri, soprattutto se quella casa è collocata poco oltre l’arco alpino, dal Brennero in giù. Ci sono però tempi e tempi, modi e modi, per sbirciare dal buco della serratura.
Indirettamente, il giornale non ha fatto altro che regalare un prezioso assist alla campagna elettorale della leader del centrodestra. La Meloni in questi giorni potrà di nuovo sventolare la bandiera dell’attacco a chi dall’Europa sa solo lanciare critiche e accuse ingenerose al popolo italiano. E ripetiamo indirettamente, perché non è nemmeno detto il contrario, ma questa è un’altra storia.
I “complimenti” alla Meloni
Dopo averle dato della “postfascista”, il giornalista del quotidiano tedesco ha calcato ancora la mano nel passaggio in cui sostiene che in Italia tutti possono governare una volta ogni tanto. Impietoso il confronto con Mario Draghi, presidente del Consiglio uscente, descritto con tutti gli onori del caso, come una superstar internazionale e il salvatore dell’euro. E poi ancora “romana di Roma”, “quando dal cliché si finisce nel grottesco”, tutta una serie di “complimenti” – per usare un eufemismo – nei confronti della candidata numero uno a diventare la prossima presidente del Consiglio dell’Italia.
L’attacco agli italiani in vista delle elezioni del 25 settembre
Una lettura tanto superficiale non poteva poi non sfociare in una generalizzazione più ampia, concludendosi in un attacco diretto al popolo italiano.
Nell’articolo del giornale tedesco compaiono anche i nomi dei giornalisti italiani Aldo Cazzullo e Filippo Ceccarelli. Un virgolettato associato a quest’ultimo sottolinea come soltanto nel nostro Paese si passi “con massima disinvoltura (danzando, usa anche questo termine)” dall’ex presidente della Banca centrale europea Draghi a Giorgia Meloni. Di fatto si sminuisce in maniera implicita il profilo di quest’ultima.
Vedremo se la numero uno di Fratelli d’Italia sarà in grado di far cambiare idea al giornale tedesco. Ma anche a sovvertire la profezia lanciata ormai da più parti, secondo cui la sua leadership di governo sarebbe destinata a esaurirsi molto rapidamente. Questo ci ricorda anche un’altra profezia, stavolta però interna, lanciata da Di Maio non molto tempo e che aveva come protagonista sempre la Meloni. Non c’è che dire, la campagna elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre promette sempre tante sorprese.