Si parla di embargo del gas russo dopo gli orrori di Bucha ma la Germania e l’Austria mettono un freno a questa ipotesi. Intanto l’Unione Europea è pronta a discutere di altre sanzioni alla Russia che possano colpire il paese sotto il profilo economico.
L’embargo al gas russo
Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri di Kiev, chiede all’Europa nuove devastanti sanzioni per la Russia dopo gli orrori di Bucha come ad esempio l’embargo sul gas, il carbone ed il petrolio.
Embargo gas russo: cosa potrebbe succedere in Italia
Sul blocco del gas, però, l’Italia resta prudente anche se non mette alcun veto. Qualora si verificasse tale ipotesi, il ministro Cingolani comunica ai microfoni di 24 Mattino su Radio24 che i primi mesi non sarebbero critici. Il motivo è che l’Italia ha riserve sufficienti seppure non elevatissime per affrontare i prossimi mesi. Si dovrà però essere bravi ad accelerare gli stoccaggi ovvero a preparare le riserve per il prossimo inverno.
Intanto Christian Lindner (ministro dell’Economia tedesco), il cancelliere Scholz e la ministra degli esteri Baerbock comunicano che discuteranno oggi su come inasprire ancor più le sanzioni. Berlino ha però già detto il primo no. La nazione vuole essere meno dipendente dalle importazioni di energia dalla Russia in breve tempo ma al momento togliere il gas non è un’opzione possibile.
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