“Uomo, ricordati che devi morire” diceva un passante a Troisi in Non ci resta che piangere. E il buon Massimo rispondeva: “ora me lo segno”. La fine dell’umanità però ha un senso diverso negli studi degli scienziati che hanno indagato i motivi della nostra possibile estinzione. Riguarda infatti ciò che ci porterà all’apocalisse intesa come distruzione della nostra stessa specie dal pianeta Terra. Di che data si tratta e quali saranno le cause di questo evento?

Il cambiamento climatico fa paura

L’Università di Bristol si è messa all’opera con i suoi ricercatori al fine di scoprire quali saranno le cause che potrebbero portare l’uomo all’estinzione.

Conoscere il futuro è sempre stato affascinante, soprattutto per scoprire cosa ci riserva. Stavolta però la domanda è sul quanto. Che anche la nostra specie sia destinata a sparire, è cosa che ormai abbiamo accettato. Del resto, la durata del nostro pianeta ha necessariamente un termine, visto che prima o poi verrà risucchiata dall’orbita solare e finirà per disintegrarsi nel calore. A quanto pare però abbiamo accelerato questo processo, visto che l’innalzamento delle temperature è considerato uno dei motivi che ci porterà all’estinzione. Dovremo comunque comprare ancora un bel po’ di calendari prima di segnare in rosso tale data.

Secondo gli studiosi infatti tale fenomeno potrebbe arrivare all’impossibile tra 250 milioni di anni. Ci sembra una distanza temporale davvero enorme, ma se consideriamo che invece la Terra potrebbe vivere ancora diversi miliardi di anni, infondo 250 milioni non è poi un numero così grande. Secondo il dottor Alexander Farnsworth, il principale autore del rapporto e ricercatore associato presso l’Università di Bristol, la causa principale di tale terribile prospettiva è il grande aumento delle temperature e del caldo estremo. In futuro, queste temperature così elevate porteranno alla formazione di un nuovo supercontinente, il quale sarà anche protagonista di svariati fenomeni vulcanici.

Si tratta quindi di un futuro davvero inquietante, ma cosa possiamo fare per scongiurarlo?

Fine dell’umanità, come evitare l’estinzione?

L’idea di conoscere il futuro è anche quella di poter trovare quindi una soluzione anzitempo, in modo che sia possibile scongiurare una tragedia. Lo scenario illustrato dal professore è davvero terribile. Caldo estremo, scarse risorse alimentari e idriche e tante specie sull’orlo dell’estinzione. Ecco le parole del professore a riguardo:

  1. “Le prospettive per un futuro lontano sembrano molto desolanti. I livelli di anidride carbonica potrebbero essere il doppio dei livelli attuali. Considerando che si prevede che il Sole emetta circa il 2,5% in più di radiazioni e che il supercontinente si troverà principalmente nei tropici caldi e umidi, gran parte del pianeta potrebbe trovarsi ad affrontare temperature comprese tra 40 e 70°C.”.

C’è però chi ci dice cosa fare per scongiurare tale pericoloso scenario. Il professor Benjamin Mills, dell’Università di Leeds, ci dice che la soluzione migliore è quella di eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili. La transizione verso fondi di energia rinnovabili è quindi l’unica soluzione che può evitare questa catastrofe. Per fortuna, nulla è ancora deciso e siamo noi a tracciare quello che sarà l’itinerario che ci porta al futuro. La politica si sta muovendo molto in questo senso, eppure appare evidente che i paesi industrializzati continuano a dover fare i conti con il proprio fatturato. Le emissioni di carbone continuano a essere un grave problema, e servirà l’impegno non solo dei paesi del G20, ma di tutti per cambiare questa rotta.

I punti salienti…

  • altri 250 milioni di anni, poi l’uomo non esisterà più;
  • secondo gli scienziati le cause saranno l’innalzamento delle temperature e il cambiamento climatico;
  • eliminare l’uso dei combustibili fossili è l’unica soluzione per evitare tale prospettiva tragica.