Dopo il caldo africano, che sta ancora colpendo duramente il Sud, al Nord e parte del Centro sono arrivati i temporali che hanno spazzato via il caldo anomalo delle ultime settimane. L’Italia è spaccata in due. Da un lato gli incendi e le temperature record sopra i 40 gradi del Sud, che hanno portato anche a blackout elettrici e moltissimi disagi. Dall’altro le bombe d’acqua e le tempeste che sono abbattute al Nord, con tantissimi danni.

Come scrive il Corriere della Sera, che ha pubblicato un nuovo articolo sul maltempo che negli ultimi giorni ha colpito il Nord Italia, il fenomeno della grandine gigante è spiegabile.

La grandine gigante che ha causato ingenti danni a case, automobili, infrastrutture e perfino aerei. Perché l’Italia sarebbe più esposta a questo fenomeno meteorologico estremo? La risposta arriva da Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac-Cnr) di Bologna. Purtroppo non ci sono belle notizie, almeno non nel breve termine.

Grandine gigante, fenomeni violenti nelle ultime ore

A provocare fenomeni estremi come la grandine gigante è l’insieme di tre elementi: l’estensione tra Nord e Sud della penisola, le montagne e il Mediterraneo. Le zone più colpite, secondo quanto rivelato da Laviola al giornalista Virtuani, sono quelle costiere. A pagare il dazio più pesante in particolare è la regione Friuli Venezia Giulia.

A causa del cambiamento climatico, le grandinate non sono solo aumentate di intensità, ma anche a livello di numero durante tutto l’anno. Se prima infatti si concentravano di solito tra il mese di aprile e quello di settembre, oggi la stagione della grandine si estende fino a novembre nelle regioni del Sud Italia.

In crescita anche il trend dell’intensità. Oggi un chicco di grandine raggiunge un diametro di 8-10 cm e un peso di qualcosa come 200 grammi, lanciato al suo a una velocità di 150 km/h.

Una velocità che può essere perfino maggiore se viene sospinto da venti discendenti.

A cambiare però è anche l’orario in cui si concentra maggiormente tale fenomeno. Se prima ci si attendeva un fenomeno di questo tipo di solito tra le 12 e le 16, oggi le violenti grandinate si registrano anche verso il tramonto e le prime ore della sera.

Grandine gigante: ecco perché l’Italia è più esposta di altri Paesi

E le cose potrebbero perfino peggiorare nel prossimo futuro. Un recente studio sugli ultimi 70 anni di storia conferma che i fenomeni così impetuosi delle grandinate non solo sono in aumento, ma saranno anche più intensi. Nelle prossime ore, intanto, il caldo estremo dovrebbe lasciare l’Italia. Dai prossimi giorni le temperature saranno più abbordabili ma non è ancora scongiurato il pericolo di un nuovo caldo record.

Riassumendo

– Le violenti grandinate che hanno colpito il Nord Italia negli ultimi giorni sono la testimonianza diretta di come il cambiamento climatico possa influire sulle vite di tutte le persone, aziende comprese.
– Se il cambiamento climatico è un tema che riguarda tutti i Paesi del mondo, c’è un aspetto da non sottovalutare. L’Italia sarebbe più esposta a fenomeni così estremi come le grandinate degli ultimi giorni.
– La conferma arriva da Sante Laviola, ricercatore dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac-Cnr) di Bologna, in un’intervista a Paolo Virtuani del Corriere della Sera.
– L’estensione tra Nord e Sud della penisola, il mar Mediterraneo e la presenza delle montagne favorirebbero fenomeni così intensi.
– L’intensità e la frequenza delle grandinate è destinata ad aumentare nei prossimi anni.