Ormai si discute di intelligenza artificiale in ogni settore del nostro quotidiano, e il merito è senza dubbio dello sdoganamento di ChatGPT, il software che ha portato l’AI generativa a livelli mai visti prima. Ma quali sono i guadagni di OpenAI, l’azienda ha lanciato tale software super evoluto? Facciamo un po’ di conti nelle tasche di questa startup che in poco tempo ha raggiunto numeri davvero da record.

Noi ci preoccupiamo, loro incassano

Le preoccupazioni dei vari paesi occidentali sono giustificate, visto che le implicazioni dell’intelligenza artificiale sono davvero enormi.

Ciò non toglie che però intanto l’azienda che ha lanciato ChatGPT continua a incassare. I guadagni di OpenAI sono infatti davvero impressionanti. Prima di dare un’occhiata al conto in banca della startup, c’è da dire che i lati positivi sono almeno paritari a quelli negativi, almeno per il momento. Con una intelligenza artificiale così avanzata infatti i vantaggi sono molteplici, e anche la medicina se ne sta accorgendo, visto che utilizza alcune sue applicazioni anche per le operazioni e le diagnosi di patologie che risultano di difficile lettura. Naturalmente, grandi vantaggi li stanno avvertendo anche le aziende e non mancano esempi di amministratori delegati che puntano dritto sull’IA per far quadrare i propri conti a discapito dei lavoratori.

È il caso della startup indiana che licenzia il personale, lo sostituisce con l’intelligenza artificiale e vola nel fatturato. Se le aziende volano, visto che hanno trovato il modo di risparmiare non pagando il salario ai dipendenti, c’è da dire che però per questi ultimi si fa davvero difficile. E cosa succederebbe se tutte le aziende facessero come la startup indiana? Ci ritroveremmo con milioni, forse miliardi di disoccupati che non troverebbero più lavoro e farebbero quindi collare l’economia di tutto il pianeta. Insomma, siamo di fronte a una possibile rivoluzione che la politica deve leggere in anticipo se vuole evitare un rischio di questo tipo.

Ciò detto, i guadagni di OpenAI non guardano in faccia e nessuno e procedono spediti.

Guadagni di OpenAI, di che cifre stiamo parlando?

Eccoci giunti finalmente al nocciolo della questione, è arrivato il momento di rispondere a questa domanda. In due mesi ChatGPT ha raggiunto 100 milioni di iscritti (alla faccia del nostro garante della Privacy che invece l’aveva bloccata nel nostro paese). Download e iscrizioni però non sono il vero fiore all’occhiello dell’azienda statunitense. I guadagni di OpenAI sono un fatto concreto e rappresentano la vera cifra del successo della startup. Solo nel mese di settembre 2023, OpenAI ha registrato oltre 15 milioni di download e 4,6 milioni di dollari di guadagni tra App Store e Play Store. Si tratta di un record assoluto, cosa che poi ha portato a una leggera e fisiologica flessione nel mese di ottobre. Anche nei mesi precedenti, però, l’azienda non se l’era passata male.

Da quando è esploso il chiacchiericcio intorno a ChatGPT, è stato un continuo boom. A giugno aveva infatti registrato 2,1 milioni di dollari, mentre a luglio era arrivata a 2,74 milioni. Ad agosto ha ottenuto un ulteriore miglioramento dei propri guadagni, registrando complessivamente 3,,81 milioni di fatturato. Come detto, il grande boom è arrivato poi a settembre, mentre a ottobre (che non è ancora terminato) si registra il primo calo. I guadagni di OpenAI quindi sono un elemento indiscutibile del suo successo. Se questa grande fama sarà l’inizio di una nuova splendente era, o se l’intelligenza artificiale si ritorcerà davvero contro di noi, questo non possiamo ancora saperlo. Ai posteri l’ardua sentenza.

I punti più importanti…

  • i guadagni di OpenAI sono da capogiro, da quando ha lanciato ChatGPT è un continuo successo;
  • il fatturato parla chiaro, 2,1 milioni di dollari a giugno, 2,74 milioni a luglio e 3,81 milioni ad agosto;
  • il record lo registra a settembre con 4,6 milioni di dollari incassati.