A un anno dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina si torna a parlare della guerra nucleare. Uno spauracchio che più volte è stato citato negli ultimi mesi, soprattutto dopo che la Gran Bretagna ha ipotizzato di fornire armi all’uranio impoverito all’Ucraina causando un certo malcontento alla Russia, che di contro ha parlato della possibilità di spostare le armi tattiche nucleari in Bielorussia. Insomma, lo spettro di una guerra nucleare è tornato a far paura. Le parole di Herry Kissinger, l’ex segretario di Stato americano, in procinto di compiere 100 anni, non fanno che aumentare questo timore.

 Kissinger ha infatti rilasciato un’intervista a El Mundo e le sue parole sono state riportate anche dall’Agenzia Nova.

Kissinger ipotizza le conseguenze di una guerra fredda

Secondo l’ex segretario di Stato americano, Usa e Cina possono dominare il mondo ma sono governati da sistemi interni incompatibili. Dunque “una guerra tra Washington e Pechino potrebbe rovesciare la civiltà, se non addirittura distruggerla”.
Ad oggi – secondo l’ex funzionario Usa – i due paesi hanno risorse finanziarie comparabili e “tecnologie di distruzione ancora più terrificanti”, anche per merito dell’intelligenza artificiale. Rispetto al passato, però, la Cina ha migliorato moltissimo il suo esercito e può considerarsi al pari degli Stati Uniti. Entrambi i paesi, però, dovrebbero avere l’obbligo di evitare una catastrofe mondiale.
Per quanto riguarda Putin, l’ex segretario americano ha sottolineato che è a capo di un paese in declino e che con la guerra in Ucraina ha perso il senso delle proporzioni. Volodymyr Zelensky, invece, secondo Kissinger ha svolto una sorta di missione storica. La Nato in tutto ciò dovrebbe trovare un modo per mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina:

“Alla fine bisognerà trovare un posto per l’Ucraina e un posto per la Russia, se non vogliamo che la Russia diventi un avamposto della Cina in Europa”

Guerra nucleare, la questione delle armi tattiche nucleari

Nel frattempo si torna a parlare anche di armi tattiche nucleari.

Dopo che il Regno Unito ha annunciato la fornitura di proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina, la risposta di Putin non si è fatta attendere e ha minacciato di spostare in Bielorussia diverse armi tattiche nucleari. Secondo la Federation of American Scientists, Putin avrebbe a disposizione 6.000 armi nucleari, di cui circa 1500 pronte all’uso.

Tra queste ci sono anche le armi tattiche nucleari progettate per l’uso in guerra, visto che sono meno distruttive rispetto a quelle strategiche. E di recente l’esercito russo ha anche compiuto delle esercitazioni con questo tipo di armi considerando che ne ha a disposizione circa 2 mila con una potenza che va fino a massimo 10 chilotoni. Insomma, le parole di Putin sulla possibilità di spostare queste armi in Bielorissia ha creato un certo allarmismo.