Voci di corridoio non ufficializzate parlano di una proposta indecente da parte della Russia. La guerra di Putin potrebbe assumere contorni sempre più violenti con l’idea di offrire 5000 euro al mese agli immigrati che intendono dare una mano alla Nazione. Diventerebbero in pratica dei veri e propri mercenari pronti a svolgere il compito di sconfiggere l’Ucraina in una battaglia bellica che sta durando ormai da oltre un anno e mezzo.
Migranti da inviare al fronte
Siamo a un punto di stasi e pare che ormai nessuno riesca più a venirne a capo.
Le pressioni sul Cremlino, visto il protrarsi dello scontro bellico, non sono poche. Non mancano i dissidi interni e il premier russo sta cercando di tenere ancora il controllo di una situazione ormai quasi insostenibile. Insomma, quella di offrire migranti al fronte per 5000 euro al mese potrebbe essere l’ennesima scelta disperata da parte sua. Ma cosa c’è di vero in queste voci? A dare in pasto al pubblico tale indiscrezione ci hanno pensato i giornalisti del Times, secondo i quali appunto la guerra di Putin potrebbe avere nuovi protagonisti che fungeranno quasi da mercenari.
Guerra Putin, mercenari in arrivo
Secondo il ministro della difesa britannico l’obiettivo di Putin è semplice: ha bisogno di nuovi militari, ma non vuole mettere pressione ai suoi connazionali, visto che a breve ci saranno le elezioni presidenziali per il 2024. Insomma, Putin ha bisogno di altri militari, ma non vuole perdere consensi arruolando altri russi. Si inserirebbe in questa strategia anche la proposta fatta sempre da Putin di chiedere ai paesi confinanti come Armenia e Kazakistan di avere appoggio attraverso altri soldati da schierare in guerra contro l’Ucraina. A tal proposito sono circolati online pseudo annunci che che offrivano pagamenti e ingaggi iniziali di 495 mila rubli (circa 4.760 euro) e successivi stipendi da 190 mila rubli. C’è poi chi asserisce che la Russia si sia rivolta anche all’Asia Centrale, offrendo in cambio la cittadinanza russa e 400 mila rubli di salario.
Se tutto ciò fosse vero, significherebbe che per la guerra Putin potrà contare potenzialmente su almeno sei milioni di migranti provenienti dall’Asia Centrale e stanziati in territorio russo. In realtà, non c’è nulla di ufficiale, anzi il Cremlino ha prontamente risposto a tali voci. L’intervento effettuato a San Pietroburgo non si è svolto per arruolare migranti, bensì per la registrazione militare. Ciò non toglie che ci possa essere del vero, in quanto effettivamente in Russia la legge dice che uno dei requisiti per ottenere la cittadinanza è quello di prestare servizio militare. Quale occasione migliore di questa, se in aggiunta ci sono anche circa 5000 euro di salario per coloro che vogliono contribuire alla guerra contro l’Ucraina? Speriamo solo che questa battaglia ormai deleteria per tutti possa presto essere interrotta, anche perché con i rincari d’autunno in arrivo stiamo pagando tutti le azioni di questa sfida bellica.
In sintesi…
- Secondo il Times la Russia vuole arruolare migranti per combattere contro l’Ucraina;
- 5000 euro e cittadinanza russa a coloro che accettano;
- la Russia smentisce affermando che si tratta di propaganda occidentale.