Da alcuni giorni il web si sta interrogando sullo sciopero di Hollywood contro l’IA, ma perché sceneggiatori e attori stanno protestando contro l’intelligenza artificiale? Quali sono le motivazioni che spingono anche le star del cinema ad attaccare le major?

L’intelligenza artificiale miete altre vittime

Quando gli esperti segnalavano i rischi che un eccessivo progresso dell’IA avrebbe comportato anche per il mondo del lavoro, non avevamo pensato agli attori, e invece è proprio quanto sta succedendo. Tanto che le stesse star hanno deciso di scioperare contro il sistema, il quale rischia stavolta di farla davvero troppo grossa.

In realtà, infatti, oltre a questione prettamente economiche, relative a diritti d’autore con compensi che rischiano di subire riduzioni davvero drastiche, il grande motivo della protesta è tutto relativo all’utilizzo dell’intelligenza artificiale che le grandi major sembrano intenzionate ad applicare. Si parla di scannerizzare il volto delle star per utilizzarlo poi a proprio piacimento e senza offrire futuri compensi ai rispettivi attori.

In pratica, aziende produttrici di contenuti audiovisivi, avrebbero intenzione di fare un grande archivio delle star. Poi pagare loro il compenso per la giornata da passare a farsi scannerizzare il volto, e poi riprodurre le fattezze di tali star con l’IA, così da poter fare anche un intero film senza dar loro conto di nulla. Con l’avanzamento tecnologico infatti ormai si può queso ed altro ancora. Tutti o quasi conoscono un software come Deepface, un software capace di creare il volto di un personaggio famoso (anche una persona normale) da una semplice foto e piazzarlo sul corpo di un altro soggetto. Chi ha visto il primo episodio della nuova stagione di Black Mirror sa perfettamente di cosa stiamo parlando e la puntata in questione è risultata essere incredibilmente attuale, addirittura profetica (ma a questo punto è facile ipotizzare che chi l’ha sceneggiata era al corrente di quanto stava per accadere.

Hollywood contro l’intelligenza artificiale

Nell’episodio Joan è terribile, il primo di questa sesta stagione di Black Mirror, una donna scopre che la sua intera vita è diventata una serie tv interpretata da Salma Hayek. Nella puntata scopriamo che la stessa attrice non è al corrente della sua performance, in quanto è stata completamente riprodotta al computer. Insomma, proprio quel che potrebbe accadere nel mondo reale. Forse ancora più profetico fu il film del 2013 The Congress, che aveva anticipato gli scenari che stiamo vivendo oggi con 10 anni di anticipo.  A rivelare quello che sarebbe stato il piano diabolico delle major ci ha pensato un dirigente sindacale, Duncan Crabtree-Ireland. Il quale ha messo tutto il settore in allerta. Secondo altre indiscrezioni, tale tecnologia sarebbe già stata anche usata proprio da Netflix per The Residence, ma anche da Disney e Marvel per il film di prossima uscita Captain America: Brave New World, quarto capitolo della saga con protagonista stavolta Falcon a impersonare il Cap.

Secondo quanto riportato al momento, lo scanner dei volti riguarderebbe solo le comparse, ma chi ci dice che in futuro anche i protagonisti non riceveranno lo stesso trattamento? Alla luce di questi sospetti, anche gli attori più importanti stanno protestando. Del resto, quella comparsa al momento sconosciuta un giorno potrebbe diventare famosa proseguendo autonomamente la sua carriera. E a quel punto il suo volto sarebbe comunque archiviato nei database delle major, così da essere sfruttato in eterno senza versare alcun compenso. Insomma, la questione si sta facendo enormemente complessa, tanto che anche il presidente Biden è intervenuto affermando che tutti meritano una giusta paga. Quanto durerà il braccio di ferro e soprattutto chi la spunterà? Al momento è difficile fare previsioni, sta di fatto che l’industria del cinema si è fermata e non ha alcuna intenzione di piegarsi alle multinazionali.

Riassumendo…

  • Hollywood sciopera contro l’intelligenza artificiale;
  • le star temono che la propria immagine possa essere utilizzata in futuro senza compensi e consenso;
  • ciò è reso possibile dalla nuova tecnologia che permette di ricreare le fattezze degli attori con una semplice scannerizzazione del volto.