La prossima scadenza per il calendario fiscale dell’Imu 2024 è fissata per lunedì 17 giugno (primo giorno lavorativo disponibile, visto che la scadenza canonica era il 16, cioè di domenica). Le delibere sono già state ufficializzate, ma le variazioni previste si applicheranno nella seconda data utile dell’anno, ossia a dicembre. Quali saranno i rincari previsti e soprattutto quali le città più care? Scopriamolo insieme.

L’imposta aumenta

Per quei pochi lettori che se lo stanno chiedendo, l’IMU, acronimo di Imposta Municipale Propria, è la tassazione dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali diverse dalle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, insomma la cosiddetta prima casa diversa da abitazioni signorili come ville e castelli.

Come detto, per l’anno in corso le delibere hanno già ufficializzato le variazioni sui rincari previsti, ma solo a dicembre verranno applicate. Al momento è possibile soltanto parzialmente avere la misura di quanto effettivamente sarà più costosa l’imposta in questione, ma dal sito delle Finanze si può ottenere la seguente ricostruzione:

  • Mantova – Da 0,96 a 1,06% per le aree fabbricabili, così come i terreni agricoli;
  • Taranto – Da 0,4 a 0,5% per le abitazioni principali di lusso, ovvero A/1, A/8 e A/9;
  • Belluno – Da 0,86 a 0,91% per i fabbricati del gruppo D: fanno eccezione banche, supermercati e rurali, per i quali sono previste aliquote specifiche;
    Cuneo – Da 0,7 a 0,8% per le seconde case poste in affitto a canone concordato. Da 0,71 a 0,81% per le aree fabbricabili;
  • Sassari – Da 1,06 a 1,06% per i fabbricati rientranti nel gruppo D, con eccezione di D/1, D/2 e D/8, che presentano aliquote inferiori, così come D/5, che era già a 1,06%. Da 0,96 a 1,06% per i negozi, i magazzini e i laboratori, così come da 1,05 a 1,06% per le pertinenze.

Imu 2024 in aumento in queste città

Se il bonus casa 2025 è l’aiuto che molti italiani chiedono per ristrutturare i propri immobili, l’Imu 2024 è invece per molto una preoccupazione non da poco, poiché rappresenta un’imposta sicuramente mal digerita da molti nostri connazionali.

Come abbiamo visto, sono queste le principali città che presenteranno consistenti aumenti dell’Imu. A Taranto le abitazioni di lusso, ossia la prima casa solitamente non soggetta a imposta ma che in questo caso rientra nella tassazione in quanto appunto di lusso, subirà un aumento dallo 0,4 allo 0,5%. Se usciamo dalle grandi città e ci concentriamo anche sulle cittadine, allora è ancora più alto l’aumento a Loano, in provincia di Savona, dove le prime case di lusso passeranno da 0,3 a 0,5%.

Stessa identica situazione di Taranto, anche a Varazze, ancora in provincia di Savona, dove l’aumento è da 0,4 a 0,5%. Per quanto riguarda invece l’Imu sulle aree edificabili, le città maggiormente soggette all’aumento come detto sono Cuneo e Mantova. In questo caso si ha un aumento dello 0,1%, ossia da 0,7 a 08% nella città piemontese, e da 0,96 a 1,06% nella città lombarda. mancano gli aggiornamenti sul resto del Paese e ci si attendono grandi modifiche soprattutto sui fabbricati produttivi, poiché è proprio su questo settore che si concentreranno le principali modifiche dell’imposta in questione.

I punti salienti…

  • la prossima data per l’Imu 2024 è il 17 giugno, ma gli aumenti scatteranno da dicembre;
  • Mantova, Taranto, Belluno, Cuneo e Sassari sono le città che hanno subito per ora i principali aumenti;
  • A Loano, in provincia di Savona, l’aumento più sostanzioso per la prima casa di lusso, più 0,2 punti percentuali rispetto alla precedente tassazione.