Benigni nel suo cult Johnny Stecchino dal toccare le banane a Palermo. La gag probabilmente oggi la potrebbe riprodurre per le conchiglie, visto che l’estate in arrivo porta nuovamente in auge le spiagge e i tuffi in mare. La notizia che sta avendo risalto in queste ore è quella di una mamma che si è trovata ad affrontare una multa mostruosa per un’infrazione registrata sulla spiaggia di Pismo, in California. A quanto pare però anche da noi non c’è tropo da scherzare con la fauna marina.

La multa spaventosa

I suoi figli credevano di raccogliere conchiglie, e invece avevano sottratto dal mare decine di vongole. Il risultato? La madre si è trovata a dover fronteggiare una sanzione di ben 89 mila dollari. Le vongole in questione erano protette al fine di permettere loro di raggiungere una crescita soddisfacente e riprodursi. Prelevarle quindi dal mare significava trasgredire a un divieto che tra l’altro era ben precisato l’ingresso in spiaggia. Insomma, l’ignara madre ha fatto un errore di leggerezza che le è costato caso, e ora giura che spiegherà con cura ai suoi figli la differenza tra una vongola e una conchiglia:“Quella multa ha rovinato il nostro viaggio. Adesso sanno che in spiaggia è meglio non toccare nulla”. Come detto, lo stato della California ha emesso divieto per la raccolta di vongole e numerosi cartelli avvisano i bagnanti delle sanzioni a cui vanno incontro in caso di trasgressione.

Il Dipartimento della pesca e della fauna selvatica a tal proposito ha spiegato: “Dobbiamo lasciarle raggiungere i 4 pollici e mezzo in modo che possano deporre le uova”. Insomma, vita dura per le vongole, se molti bagnanti le scambiano per conchiglie, ed ecco che le istituzioni sono costrette a mettere delle regole e a farle rispettare con il pugno di ferro. A dire il vero, però, pugno di ferro fino a un certo punto.

La multa da 89 mila euro è stata infatti estremamente ridotta poi dal giudice della contea di San Luis Obispo con una sentenza che ha abbassato la sanzione a 500 dollari. La mamma quindi può ora tirare un sospiro di sollievo bello grande.

Se andate in spiaggia, non toccate le conchiglie

Con l’arrivo dell’estate, si torna a parlare di spiaggia, così come delle fastidiosissime zanzare, e a tal proposito vi ricordiamo la minaccia del Dengue e i repellenti per contrastarla. Ma torniamo alla vacanza californiana, la quale poteva trasformarsi in un vero e proprio dramma sulla spiaggia di Pismo. Ma se pensate che in Italia le cose siano diverse dalla California, vi sbagliate di grosso. Anche da noi, infatti, è vietato raccogliere conchiglie dalla spiaggia, anzi il divieto si estende a ogni elemento della fauna marina. Nell’art 1162 del Codice della Navigazione infatti si legge: “chiunque estrae arena, alghe, ghiaia o altri materiali nell’ambito del demanio marittimo o del mare territoriale ovvero delle zone portuali della navigazione interna, senza la concessione prescritta nell’articolo 51, è punito con la sanzione amministrativa”. È quindi possibile giocare con tali elementi, ma è vietato prelevarli al fine di prevenire l’ecosistema dell’ambiente.

Cosa si rischia quindi se si trasgredisce a tale regolamento? Da noi in Italia, portare via conchiglie o, come abbiamo visto, altri elementi facenti parte dell’ecosistema ambientale, è punibile con una multa che va dai 1.549 euro ai 9.296 euro. Se pensate che si tratti di una sanzione troppo pesante, è meglio sapere che fino al 1999 tale illecito poteva addirittura essere punito con una detenzione di due mesi. Come detto, la legge si riferisce agli elementi ambientali in generale, ma sono proprio le conchiglie a giocare un ruolo primario negli equilibri dell’ecosistema. Questo perché risultano essere particolarmente utili alla sopravvivenza dei molluschi e irrobustiscono la sabbia.

Riassumendo…

  • in California, una mamma ha stata multata in spiaggia con una sanzione di 89 mila dollari;
  • i suoi figli avevano prelevato vongole dal mare scambiandole per conchiglie;
  • anche in Italia è vietato prelevare elementi della fauna e la multa può arrivare fino a oltre 9000 euro.